Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro
Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro. Iniziano i lavori di Agostino Iacurci sulla biblioteca comunale
Partono oggi i lavori di Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro, il progetto di urban art del Comune di Pomezia, in collaborazione con la Fondazione Pastificio Cerere, a cura di Marcello Smarrelli. Da stamattina infatti Agostino Iacurci è al lavoro sulla facciata della biblioteca comunale Ugo Tognazzi per realizzare il suo grande murale L’antiporta, ispirato all’incontro tra Enea e la Sibilla che gli predice lo sbarco sulle nostre coste. Il mito viene riletto in chiave contemporanea, fornendo una nuova narrazione di uno degli spazi fondamentali della cultura cittadina e della formazione dei più giovani: la biblioteca comunale.
Iacurci, nato a Foggia nel 1986, ha studiato Arti Visive e Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua pratica include una vasta gamma di media tra cui pittura, scultura, disegno e installazione, attraverso i quali realizza ambienti immersivi, integrando pezzi di realtà e di storia con la sua visione ironica e fantasmagorica. Iacurci parte da una riflessione sull’uso del colore nel mondo “classico” greco e romano, sui processi attraverso i quali nascono i miti storici e la funzione che questi hanno sull’immaginario collettivo.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento