SOGNO REALE DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE A ROCCA DI PAPA
Una notte magica quella dell’11 agosto 2022 sulla terrazza del Museo Geofisico di Rocca di Papa, in un incredibile sfavillio di luci ai piedi di un borgo incantato: la nostra città ieri ha vissuto un nuovo momento di storia, celebrando il 90° anniversario di un importante evento della ricerca italiana, quando Guglielmo Marconi riuscì a collegarsi via radio da Rocca di Papa a Golfo Aranci, utilizzando le onde corte.
L’inaugurazione segna una nuova pagina aperta alle attività legate all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e alla riapertura del Museo, struttura per lunghi anni rimasta chiusa e oggetto di recupero e allestimento con una valorizzazione degli spazi e dei percorsi di visita.
Ad accogliere i presenti il nuovo Direttore del Museo, dott. Fawzi Doumaz che ha inaugurato l’evento nella sala conferenze nella quale, attraverso strumenti multimediali è stato possibile tornare a rivivere quegli anni in cui il grande scienziato ha realizzato l’impresa. Un intervento che ha posto in evidenza la grande disponibilità e la volontà di collaborazione con le Istituzioni, con le scuole, con la cultura.
Il Presidente dell’INGV Carlo Doglioni ha evidenziato in diretta nel suo intervento video, l’importanza del Museo come punto di studio e ricerca, riferimento per la divulgazione scientifica in un luogo vulcanico come questo dei Castelli Romani, nel quale l’Istituto avrà modo di sensibilizzare e diffondere nelle scuole e alla cittadinanza una cultura legata al territorio, sensibilizzando e formando i cittadini.
Immagini d’epoca realizzate dall’Istituto Luce hanno riportato indietro nel tempo i presenti, grazie al video proposto dal dott. William Thorossian che ha ripercorso la storia, la vita e le imprese del grande Guglielmo Marconi. Uno scienziato che negli anni ’30 era di casa a Rocca di Papa, ricordato dai cittadini e da chi ha avuto modo di conoscerlo e vivere fianco a fianco i suoi esperimenti, come il guardiano e tecnico Arnaldo Mosca e la sua famiglia che nell’Osservatorio Geodinamico vivevano con lui una quotidianità che andava oltre ogni formalità.
Il collegamento con Golfo Aranci ha fatto incontrare il suo primo cittadino Mario Mulas con la nostra Sindaca Veronica Cimino e l’Assessore al Turismo Francesco De Santis, ospite presso gli amici sardi, e ha simbolicamente avvicinato Rocca di Papa e tutti noi nel ricordo di quel lontano collegamento radio. Non poteva mancare un omaggio al romantico astro lunare, in un interessante video realizzato dal dott. Raul Caprioli, che ha toccato spunti storici, astronomici, scientifici e letterari.
La musica del gruppo Versione Beta con Paolo Valbonesi, Massimiliano De Angelis e Roberto Casciotti ha superbamente allietato con brani di Fabrizio De André il momento conviviale nella panoramicissima terrazza: sullo sfondo uno spettacolo della natura che ha offerto ai presenti, oltre lo scenario dell’orizzonte, la forza e la potenza di un temporale poco distante, con lampi e saette in una danza affascinante e un po’ temibile.
L’incantevole notte delle stelle cadenti non poteva non concludersi senza l’osservazione della volta celeste organizzata dal Parco astronomico “Livio Gratton” che ha posizionato tre telescopi sulla terrazza del Museo e un raggio laser direzionato verso Golfo Aranci, seguendo la direzione che le onde radio di Marconi percorsero novanta anni fa verso la Sardegna.
Oltre al doveroso ringraziamento della Sindaca al delegato dott. Nicola Mauro Pagliuca, ricercatore geochimico dell’INGV, per il contributo prestato nell’organizzazione dell’importante evento che apre a nuove collaborazioni con il Museo, mi piace concludere dando la parola a un’affettuosa parte del grande Marconi, sua figlia Elettra che ha voluto così sottolineare questa iniziativa con un messaggio, parole emozionanti, lette da Veronica Cimino:
Gentile sindaco Veronica Cimino, desidero inviare il mio più affettuoso saluto a Lei, agli organizzatori e a tutti i cittadini di Rocca di Papa in occasione del 90° anniversario delle scoperte delle onde radio da parte di mio padre Guglielmo Marconi e della celebrazione nel museo della vostra città. Mi congratulo e vi ringrazio per l’attaccamento alla memoria di mio padre, che con le sue invenzioni ha potuto salvare migliaia e migliaia di vite umane.
Con i miei cordiali saluti.
Elettra Marconi.
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