SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
Presso Palazzo Firenze, sito in Roma, ha sede centrale la Società Dante Alighieri. Il Palazzo, del XVI sec. d.C., fornisce il nome anche all’omonima piazza. Nel 1516 Giacomo Cardelli costruisce il Palatium che, a seguito del sacco di Roma del 1527, sarà devastato ma nel 1530 ampliato e costruiti i piani superiori. Dal pannello informativo quasi vicino la porta d’ingresso, si legge che inseguito l’edificio “ venne acquistato nel 1550 dalla Camera Apostolica per conto del pontefice Giulio III, che ne fece dono al fratello Balduino Del Monte… Espropriato da papa Paolo IV, passò in proprietà nel 1561 al Duca Cosimo I de’ Medici… Nel 1737 i granduchi di Lorena , subentrati ai Medici, vi stabilirono la residenza del Ministro del Granducato di Firenze a Roma. Ceduto allo Stato italiano nel 1867, il palazzo fu sede del Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti; dal 1928 ospita la Società Nazionale Dante Alighieri per la diffusione della lingua italiana nel Mondo.” Presenti, al suo interno, gli affreschi e stucchi del Fontana come le “Allegorie dei continenti”, le “Scene allegoriche” e gli affreschi del Zucchi. Sulla facciata principale, adiacente il portone d’ingresso, è presente una targa marmorea con scritto: “SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI. SEDE CENTRALE”; mentre al suo interno, nel cortile, oltre ad un idrometro in marmo murato con su scritto “DALL’IDROMETRO DI RIPETTA MDCCCLXXX”, diverse targhe marmoree e pannelli sono affissi sulle pareti. Nella prima targa marmorea, entrando a destra, leggiamo: “LA SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI A OTTANTA ANNI DALLA PROMULGAZIONE DELLA LEGISLAZIONE RAZZISTA REVOCA L’ATTO DI ESPULSIONE DI GUIDO BELFORTE ALDO LEVI GIULIO MONDOLFO ELIO MORPURGO IDA NORLENGHI MONTEFIORE E DI TUTTI I SOCI DI ORIGINE EBRAICA. IN MEMORIA 29 OTTOBRE 2018. IL PRESIDENTE ANDREA RICCARDI”; mentre dall’altro lato, nella parete di sinistra, che: “COMANDO SUPREMO IV NOVEMBRE MCMXVIII. LA GUERRA CONTRO L’AUSTRIA-UNGHERIA CHE SOTTO L’ALTA GUIDA DI S.M. IL RE= DUCE SUPREMO L’ESERCITO ITALIANO INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIO’ IL XXIV MAGGIO MCMXV L CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER QUARANTUN MESI E VINTA. LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL XXIV DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE CINQUANTUNA DIVISIONI ITALIANE, TRE BRITANNICHE, DUE FRANCESI, UNA CZECO=SLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO CONTRO SETTANTATRE DIVISIONI AUSTRO=UNGARICHE, E’ FINITA. LA FULMINEA ARDITISSIMA AVANZATA DEL XXIX CORPO D’ARMATA SU TRENTO SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I VI E IV HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DEL FRONTE AVVERSARIO . DAL BRENTA AL TORRE L’IRRISISTIBILE SLANCIO DELLA XII DELL VIII DELLA X ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA RICACCIA SEMPRE PIU’ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE. NELLA PIANURA S.A.R. IL DUCA D’AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA INVITTA SUA III ARMATA ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIA’ GLORIOSAMENTE CONQUISTATE CHE MAI AVEVA PERDUTE. L’ESERCITO AUSTRO=UNGARICO E’ ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL’ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI DI LOTTA E NELL’INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITA’ INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA E PRESSOCHE’ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI ED I DEPOSITI; HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI. I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIU’ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA. DIAZ”. Inoltre, all’ingresso della “LOGGIA DEL PRIMATICCIO”, è esposto un pannello descrittivo (MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI): “Il 27 novembre 1553 viene rogata la donazione a Baldovino ed iniziano i lavori di ristrutturazione ed abbellimento del Palazzo. Bartolomeo Ammannati fu l’architetto che realizzò la trasformazione, innalzando, tra l’altro, il corpo di fabbrica, dove è ubicata la loggia e che divide il cortile dal giardino…La critica più recente ha attribuito la realizzazione decorativa a Prospero Fontana (Bologna 1512-1597)… Il ricco impianto decorativo, basato su partiture architettoniche sottolineate da stucchi dorati, aggettanti ed intagliati a cornice, in composizioni geometriche che evidenziano la ricerca di elementi simmetrici” dove “nelle riquadrature appaiono dipinti a fresco, a tempera, grottesche a tempera o dorate, bassorilievi in stucco, dorati e no, cornici intagliate e lisce” e l’iconografia mostra elementi mitologici, storici, allegorici. Tra i personaggi illustrati, ci sono Giove (aquila grifagna), Ercole, Augusto, la capra Amaltea, Giunone (pavone), putti, mostri marini. Comunque, “Diverse sembrano le mani di rappresentazione”. Nella saletta “Camerino dei continenti” sono presenti le raffigurazioni dei tre continenti antichi, dove l’Europa è raffigurata con una cornucopia e il toro.
Foto: Palazzo Firenze, Roma.
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