Smentita partecipazione allo Sciopero CGIL del 12/12 scorso
. Il sottoscritto aveva anche chiarito di condividere personalmente le battaglie in tutela dei lavoratori: specie in opposizione all’abrogazione dell’art. 18 approvata dal Governo Renzi. Tuttavia, il sottoscritto ha sempre precisato di condividere da lavoratore precario, più che politicamente, la linea scelta dall’iniziativa. Il sottoscritto, invece, non aderisce agli indirizzi di politica sindacale intrapresi negli ultimi anni dalla CGIL e dalla segreteria Camusso: non tanto e non solo per le regole che a tal proposito sono proprie del M5S. Piuttosto, il sottoscritto tiene a precisare di non sentirsi rappresentato, anche nella condizione di lavoratore precario che purtroppo lo riguarda, da un sindacato che, come la CGIL, ha preferito l’accordo con CISL e UIL al rispetto del rapporto con la FIOM: un sindacato nei cui Congressi si sono recentemente visti scenari simil-fascisti, di esclusione violenta dai lavori ai danni di chi ha impegnato una vita dalla parte dei lavoratori – vedasi quanto accaduto a Cremaschi pochi mesi fa; un sindacato, da ultimo, che si è preso la responsabilità di firmare l’Accordo Fornero, il quale ha dato inizio alla privazione delle tutele dei lavoratori: oggi solo portata a termine dal Governo Renzi. Il sottoscritto, piuttosto, considera lodevoli le posizioni sindacali assunte negli ultimi anni dalla FIOM del segretario Landini, sottorappresentata ed usurpata all’interno della CGIL, o dal USB: considerato anche che con quest’ultima è in essere una stretta collaborazione da parte del M5S in Parlamento europeo, a riprova che la nostra forza politica è post-ideologica e non si è mai allineata a posizioni di destra. La collaborazione stretta con i sindacalisti USB, in tema di Programmazione e finanziamenti UE, che concretizzerà una proposta di infrazione alla Corte di Lussemburgo ai danni dell’Italia, per non aver coinvolto Comuni, Parti sociali ed altri portatori di interessi nei relativi Piani nazionali e regionali, testimonia la volontà di rappresentanza degli interessi più deboli e della disponibilità a sostenere ogni linea politica o lotta che sia dalla parte degli esclusi, dei dimenticati, di tutti coloro i quali vedano la propria dignità oggetto di speculazione anziché di tutela istituzionale.
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