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Sindaco Alessandrini, nonostante tutto, crediamo nella Sua intima bontà…

Febbraio 16
07:45 2010

“Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo”. Anna Frank, Diario, 15 luglio 1944

Milano, 15 febbraio 2010. Il sindaco di Segrate (MI) Adriano Alessandrini replica alla lettera aperta “Sindaco Alessandrini, ricorda le rose di Bullenhuser Damm? (Sgombero di bambini, donne e malati a Segrate: si profila un dramma umanitario per 130 Rom)” inviatagli ieri dal Gruppo EveryOne: Caro signor Malini, è evidente che lei non ha la minima idea di ciò di cui sta parlando. Lo dimostrano la quantità di sciocchezze scritte e i paragoni che solo la più becera propaganda araba o di sinistra estrema riesce ancora a fare. Ho provato a contattarla, ma evidentemente a quest’ora del mattino, mentre noi stiamo cercando in tutti i modi di risolvere il problema, lei e quelli come lei, staranno dormendo comodi e sereni, considerando di avere fatto il proprio dovere solo scrivendo una mail rozza e piena di inutili insinuazioni. Sono comunque a disposizione se, dalla propaganda, volesse davvero passare a fare qualcosa di utile e concreto, come noi già stiamo facendo con l’aiuto dei Padri Somaschi e la Comunità di Sant Egidio. Cordialmente, Adriano Alessandrini

Mentre alcuni dei nostri attivisti stanno cercando di raccogliere beni di prima necessità, insieme ad altre organizzazioni – nell’eventualità che anziché la solidarietà prevalesse la follia e lo sgombero si verificasse -, mentre stiamo scrivendo ad autorità politiche, organizzazioni per i Diritti umani, volontari e giornalisti, affinché il progetto di pulizia dell’insediamento di Redecesio-Segrate non venga attuato nel’indifferenza generale, mentre stiamo devolvendo ogni energia per riparare – in minima parte, secondo le nostre forze -ai danni di molti sgomberi avvenuti in tutt’Italia, rispondiamo al sindaco Alessandrini, non per replicare alle offese, ma per sollecitare ancora il suo spirito di fraternità e tolleranza.

Gentile Sindaco,

ho trascorso la mattina a soccorrere una famiglia Rom sgomberata da Lorenteggio, con un bimbo di pochi giorni semiassiderato. Insieme ad altri coraggiosi attivisti e a nostre spese, abbiamo provveduto a ricondurli a Timisoara, in Romania, presso parenti. Lei non immagina quante vittime degli sgomberi incontrino, una volta iniziata la “marcia verso il nulla”, situazioni di emergenza umanitaria, con lutti e drammi irreparabili: stupri delle donne e dei minori (di notte, senza un riparo…), violenze razziali, malattie, infezioni, disagi gravissimi da precarietà ecc. Dia un’occhiata al nostro sito per rendersene conto. Non a caso, siamo in stretta relazione con l’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani proprio riguardo a tali eventi, che se in Italia sono ormai la regola, rappresentano un triste unicum in Europa e destano preoccupazione da parte delle Istituzioni internazionali preposte alla tutela dei Diritti Umani. Non a caso la Corte Penale dell’Aia ha accolto e protocollato alcune nostre denunce per “crimini contro l’umanità” legate proprio agli sgomberi senza alternativa di alloggio. Ci vorrà tempo, ma sono procedimenti che avranno luogo e abusi che lasceranno memoria. Sono molti di più, e documentati, i bambini assassinati nel corso di tali azioni di pulizia etnica, rispetto ai 20 di Bullenhuser Damm. Il mio gruppo è apolitico. Si impegna per salvare vite umane ed evitare abusi, dunque riferisce il vero e lo documenta; non fa propaganda né discorsi beceri. Fini, Souad e altri esponenti del Suo partito ci ricevono e aiutano in casi gravi di violazione dei Diritti Umani, così come uomini civili della sinistra. Le associazioni para-governative o consulenti comunali purtroppo hanno perso il concetto di “diritto dell’uomo” e il senso nobile della loro stessa missione, che dovrebbe essere quella di dire no a certi orrori, come quelli che vedono famiglie inermi in mezzo alla strada. Oltre che con ghetti e campi di morte, i nazionalsocialisti eliminarono migliaia di Rom e senzatetto con continui sgomberi e continue evacuazioni, come accade oggi: non mi pare che il paragone non calzi. E’ un paragone che ormai fanno testimoni della Shoah come Piero Terracina, Nedo Fiano, Tamara Deuel. A disposizione per qualsiasi ragguaglio o consulenza umanitaria.

 

 

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