Sindaci al metro cubo…di Francesco Pasquali
Sindaci al metro cubo, il grande imbroglio degli oneri urbanistici di Francesco Pasquali. Partendo da una descrizione di ciò che avviene a livello globale giunge ad un focus sulle condizioni del suolo a Roma e nel Lazio, affronta le dinamiche del land take concentrandosi sulle pesanti responsabilità politiche delle amministrazioni locali.
Una causa dell’ aumento del consumo di suolo è rappresentata dall’utilizzo da parte dei Sindaci degli oneri di urbanizzazione e dei contributi di costruzione per il finanziamento della voluminosa e improduttiva spesa corrente. Terreni agricoli, aree golenali, pendici dei vulcani, argini dei fiumi e spiagge sono stati negli anni oggetto di spregiudicate speculazioni edilizie. Solo tra il 1995 e il 2009, i Sindaci italiani hanno rilasciato complessivamente permessi di costruire per 3,8 miliardi di m3. L’Italia perde circa 8 mq di suolo al secondo, con pesanti ripercussioni sul ciclo idrologico e sul microclima locale, producendo un aumento del rischio inondazioni. Generare tre centimetri di suolo richiede 1.000 anni e se gli attuali tassi di degrado continuano, tutto il suolo mondiale potrebbe scomparire entro 60 anni. L’autore, energy manager e già vicepresidente della commissione Ambiente alla Regione Lazio, oltre a denunciare l’utilizzo ‘illegale’ che i Sindaci continuano a fare delle risorse derivanti dagli oneri urbanistici, propone una visione olistica nell’affrontare le politiche energetiche, ambientali, agricole, urbanistiche e sociali così da rispettare i cicli naturali. I nostri Sindaci continuano a scindere la gestione dei rifiuti, la disponibilità di cibo e la corretta conservazione del nostro territorio. L’Italia, secondo l’autore, anche nelle scelte recenti, si conferma distante dal modello economico ‘circolare’ auspicato dall’Unione Europea che non genera rifiuti e riutilizza la materia.
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