Silvia Chiesa e Maurizio Baglini in rare musiche italiane tra 800 e 900 per Roma Sinfonietta
Due dei più affermati concertisti italiani, la violoncellista Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini, in musiche di grandi compositori italiani del primo Novecento
Un concerto d’eccezione mercoledì 16 marzo 2022 alle 18.00 per la stagione concertistica di Roma Sinfonietta all’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1). Silvia Chiesa e Maurizio Baglini, lei violoncellista, lui pianista, entrambi brillantemente affermatisi sia nei principali festival e sale da concerto sia in campo discografico, si presentano in duo con un interessantissimo programma basato su tre grandi compositori del primo Novecento italiano.
Silvia Chiesa stessa spiega la scelta di questo programma, cui ha dato il titolo In tempo di danza: “Ho dedicato gran parte del mio percorso artistico alla riscoperta della musica del Novecento di compositori italiani che avessero composto un concerto solistico per il mio strumento, il violoncello. Nelle mie lunghe ricerche mi sono accorta che esisteva anche un ricco e inesplorato repertorio cameristico che merita di essere proposto per la sua comunicativa, eleganza e unicità stilistica. Sono felice quindi di proporre, questa volta in duo con Maurizio Baglini, un programma variegato e originale che metta in evidenza quanto anche la musica del Novecento possa essere legata al ritmo danzante.”
Il concerto inizia con tre brani di Ferruccio Busoni, compositore originale e visionario, che ebbe grande influenza sugli sviluppi della musica dei primi anni del Novecento. Si tratta di tre lavori giovanili, la cui qualità eccezionale testimonia della precocità di questo geniale compositore, che fu ammesso all’Accademia Filarmonica di Bologna ad appena quindici anni, come solo Mozart prima di lui. La Serenata op. 34 del 1883 è un dialogo d’amore tra la calda e lirica voce del violoncello e il più brillante e vivace pianoforte. Segue Kultaselle, dieci variazioni su un canto popolare finlandese scritte nel 1890 circa: Busoni restò sempre molto affezionato a questo suo lavoro giovanile. Il terzo brano è la Piccola Suite op. 23 del 1885, in cinque brevi movimenti: il primo richiama le trame contrappuntistiche di Bach, il secondo è un’affascinante ninna nanna, il terzo è leggero e aggraziato, il quarto è dolcemente malinconico, mentre il brio del quinto spazza via ogni mestizia.
Segue Alfredo Casella, il capofila della cosiddetta “generazione dell’Ottanta”, che rimise l’Italia, allora interessata esclusivamente al melodramma, al passo con gli ultimi sviluppi della musica europea e in particolare francese. Notturno e Tarantella sono la trascrizione – eseguita con grande successo all’Augusteo di Roma nel 1935 – di due brani per voce e pianoforte del 1929. Chiude il concerto Notturno e Toccata di Mario Castelnuovo-Tedesco, un compositore che riscosse ottimi successi in Europa, finché nel 1939 le leggi razziali lo costrinsero ad emigrare in quanto ebreo. Si stabilì allora a Los Angeles, dove si affermò come autore di musica da film, continuando parallelamente la sua attività di compositore di musica classica.
Interprete ricca di personalità e raffinata esploratrice di mondi musicali, Silvia Chiesa è l’artista che più ha contribuito ad ampliare gli orizzonti del violoncello. Ha rilanciato il repertorio del Novecento, riscoprendo capolavori ingiustamente dimenticati, e ha stimolato la produzione di nuove opere per il suo strumento, eseguendole in prestigiose sale da concerto e festival internazionali. Ha suonato con molte grandi orchestre, tra cui l’Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la Royal Philharmonic Orchestra di Londra, i Solisti di San Pietroburgo e altre ancora.
Maurizio Baglini è un pianista visionario, con il gusto per le sfide musicali. Vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master” di Montecarlo, si esibisce regolarmente all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, al Teatro alla Scala di Milano, al Teatro San Carlo di Napoli, alla Salle Gaveau di Parigi, al Kennedy Center di Washington ed è ospite di prestigiosi festival.
Silvia e Maurizio suonano regolarmente insieme in duo, con un repertorio straordinariamente vasto e vario. Insieme hanno all’attivo oltre duecentocinquanta concerti in tutto il mondo. Hanno inciso vari cd per Decca, sia in duo che singolarmente.
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