Silvia Carocci commenta il Consiglio Comunale di Artena
“Fa parte di un’opposizione seria e responsabile”
La rappresentante dell’opposizione di Artena, il Consigliere Silvia Carocci, a margine del Consiglio Comunale di martedì 29 dicembre esterna i dissapori con un l’attuale Maggioranza in merito a tre mozioni presentate e non approvate. «Quello di ieri è stato il primo Consiglio Comunale dopo i fatti del 30 ottobre che hanno portato all’arresto del Sindaco Angelini, dell’Assessore Pecorari, ad indagare su venti persone che amministrano il Comune tra cui l’Assessore Scaccia. Tali fatti non hanno precedenti ed era doveroso che non passassero nell’indifferenza. Come opposizione abbiamo chiesto che, nel caso ci sarà il processo, questa Amministrazione debba costituirsi parte civile. In consiglio qualcuno ha provato a dire che si trattava di un attacco alle persone. Mi auguro che le persone coinvolte riescano a fare chiarezza, a provare la loro innocenza, perché sono fatti veramente duri dal punto di vista personale. Ribadisco, è chiaro che se dovesse aprirsi un processo su concussione, corruzione, turbativa, falso ideologico, truffa che veda coinvolto il Comune di Artena, l’Amministrazione non può non costituirsi parte civile in quel processo perché questi fatti, non le persone, gettano un cono d’ombra sulla nostra Amministrazione. Chiaramente questa mozione è stata bocciata come quella sui loculi cimiteriali. In questi mesi sono stati affissi al Cimitero comunale dei cartelli che invitavano le persone dei defunti a rinnovare le concessioni cimiteriali più vecchie. Poiché non c’è molta chiarezza, dato che esiste un regolamento che è entrato in vigore nel 2006, ma non considera le concessioni vecchie, abbiamo detto una cosa semplice. Fermiamo tutto e facciamo chiarezza sulle normative e vediamo quali sono le procedure da applicare. Si tratta di un esborso molto importante per le persone coinvolte. Anche questa mozione chiaramente è stata bocciata. Al tema Cimitero comunale bisogna aggiungere le difficoltà che hanno i cittadini a mettersi in contatto con la “Romana Luminex”, società che si occupa dei lumini cimiteriali, che sembra sia irraggiungibile: non rispondono al telefono e, addirittura, dei cittadini si sono recati alla sede e non hanno trovato nessuno. La terza mozione non è stata nemmeno portata in Consiglio Comunale. L’abbiamo presentata il 20 di ottobre. La legge prevede che sia portata in Consiglio entro 20 giorni, ma sono passati due mesi e non lo è stato. E’ la più importante dal nostro punto di vista. Dopo l’omicidio di Willy sì è aperta una discussione in Consiglio Comunale sul degrado sociale e culturale della città il giorno in cui abbiamo votato la costituzione di parte civile nel processo. Tuttavia riteniamo che la questione non si possa risolvere in un giorno e non con iniziative sporadiche. Serve un lavoro continuo nel tempo, attento, che coinvolga le istituzioni, le associazioni, le parrocchie, le autorità di Ordine pubblico, tutta la società civile artenese. Abbiamo richiesto l’istituzione di un tavolo permanente per guardare in faccia i problemi che affliggono la nostra comunità ed affrontarli insieme. Questa terza mozione non è stata proprio messa all’ordine del giorno. Abbiamo scritto al Prefetto ed in Procura per questo ma non servirà a niente se non si inizia a capire che questa città potrà uscire fuori dalle difficoltà in cui si trova solo se si riuscirà a fare un ragionamento responsabile da parte di tutti, Maggioranza e Minoranza. Io mi auguro veramente che l’anno nuovo ci porti questo: un po’ di responsabilità ed un po’ di senso civico, perché altrimenti è veramente difficile amministrare in queste condizioni».
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