SIGNE HORNBORG, LA PRIMA DONNA AL MONDO A LAUREARSI IN ARCHITETTURA IN EUROPA
Alla fine del diciannovesimo secolo il mestiere dell’architetto era ancora considerato una faccenda da uomini. Si riteneva che le donne, quelle poche che avevano l’accesso all’università, fossero più adatte a percorsi umanistici. Calcoli, disegni, sopralluoghi e soprattutto i cantieri, erano inaccessibili al sesso femminile. Nelle facoltà tecniche, le rare donne accolte erano semplici uditrici senza alcuna possibilità di ottenere un titolo alla fine del proprio percorso di studi. Anche quando restavano a lavorare all’università lo facevano per amore dello studio, a titolo gratuito o con incarichi di facciata. Ma, grazie a un permesso speciale, Signe Ida Katarina Hornborg, nata a Turku, in Finlandia l’8 novembre 1862, figlia di un pastore luterano progressista che l’aveva incoraggiata negli studi, è riuscita a laurearsi e ottenere il titolo che meritava, nel 1890, diventando così la prima architetta della storia europea. Spesso le donne che avevano studiato disegno o architettura dovevano appoggiarsi a studi guidati da uomini e non sempre potevano firmare i propri progetti o lavori per intero. Esistevano, quindi, disparità di trattamento sia economico che professionale. Quando Signe Hornborg si laurea architetto ad Helsinki sono poche le donne che hanno accesso all’università, specialmente ad indirizzo tecnico. Per loro sono possibili percorsi di studio umanistico, insegnamento, ricerca o lavori a titolo gratuito, ma non una vera e propria carriera. Hornborg cambia direzione, si dedica all’architettura e apre inconsapevolmente la strada a tante donne che verranno dopo di lei. Si dedica poi alla progettazione di edifici ad uso sociale e lavora con Elia Heikel e con l’agenzia Lars Sonck. Molti lavori, però, non portano la sua firma anche se sono stati ideati e realizzati dalla prima donna architetto finlandese. Alla Hornborg vengono affidati i disegni delle facciate di edifici come Sepankatu Apartment a Helsinki, Newander House (Signelinna) a Pori, la caserma dei vigili del fuoco di Hamina ed edifici municipali per bambini poveri. Il suo lavoro si racchiude negli anni in cui l’architettura finlandese cerca di prendere spunto da tradizioni medievali (legno e pietra), romantiche, dall’Art Noveau e cercando una via estetica più in linea con il proprio Paese. Signe Hornborg è quindi parte attiva nel dibattito e nelle realizzazioni dello sviluppo urbanistico di Helsinki e di altre città della Finlandia. È morta il 6 dicembre 1916 a Helsinki. Pioniera, ha spianato la strada a tante donne dopo di lei, tanto che, nel 1930, un terzo degli architetti finlandesi erano donne. E pensare che, quando studiava, era l’unica del suo corso assieme a duecento uomini. Senza le donne coraggiose che hanno osato invertire la rotta e andare contro la mentalità del loro tempo, tanti risultati non sarebbero mai stati raggiunti. Quindi l’architettura, e soprattutto le architette, devono ringraziare figure coraggiose come Signe Hornborg per la tenacia e la determinazione. Grazie Signe Hornoborg!
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