Sicurezza stradale
È possibile che ognuno abbia le sue ragioni, ma una cosa è certa, la nostra indisciplina stradale induce gli amministratori a rispondere con mezzi ad effetto immediato. Non sono la soluzione, ma potrebbero essere uno strumento di educazione.
Ci si augura che questi interventi siano l’inizio di una sensibilizzazione alle regole stradali, non un’azione fine a se stessa. La sicurezza dei cittadini passa sicuramente su marciapiedi funzionali, su soste che non intralcino la viabilità e tantomeno i pochi spazi pedonali. L’invasione delle macchine è tale da costringere le persone a camminare sulla strada, carrozzine e bambini a seguito di autovetture.
Il ricorso ai famosi “dossi” è ormai diffuso in molte città, tutte con lo stesso intento: ridurre la velocità delle vetture nei centri abitati. È una nostra cattiva abitudine la scarsa interpretazione delle regole ed il rispetto degli altri. Non vi è fila senza numeri o transenne, senza striscia gialla si respira sulle spalle delle persone. Aspetta, vado via subito, devo prendere un caffè, una rivista, comperare il pane.
La sicurezza stradale non si può riferire solo ad un effetto dovuto alla velocità, chiaramente primo elemento responsabile di incidenti, è necessario che si riduca il flusso urbano dell’autovettura intensificando i percorsi pedonali, offrendo parcheggi (qualcuno già attivo sarebbe da utilizzare) e soste regolamentate. Riscoprire il piacere di camminare (fa molto bene alla salute) che ci permette di incontrare e dialogare con altre persone. Un marciapiede libero dalle macchine è certamente un principio di sicurezza.
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