Shrek al…Governo!
Sono seduto nella stanza da pranzo, affacciata sul cortile. Gabriele, in piedi vicino alla finestra, mi guarda in silenzio, mentre aspetta che arrivi Michelangelo, suo storico amico. Discute sulla difficoltà per il Governo di superare la prossima primavera, poi comincia a riflettere sui propri problemi personali. E delle beghe sentimentali. Il vento che viene dal mare percorre la stanza portando un pò di fresco, ma la tensione è diventata quasi un dolore fisico. Gabriele ride nervosamente nel vedere il fratello Alessandro sfilarsi di sotto il giubbotto un giornalino dei Simpson.
Simonetta alza il bicchiere di vino stringendolo forte. Finisce di bere il vino e dice, con un largo sorriso: “Adesso mi dirai, Mario, perché non siamo ancora usciti. Abbiamo deciso di andare a Cineland. Shrek terzo sta per iniziare”.
Tutti, nella stanza, tacciono. Punto un dito verso la TV. “Per quanto mi riguarda, io sono quasi pronto. Prima, però, vorrei sentire le notizie flash del telegiornale. Tutto qui” aggiungo.
Simonetta mi guarda. “Va bene. Poi saremo liberi di andare finalmente al cinema. Fra mezz’ora inizia il film”.
Alessandro scoppia in una risata che fa
sussultare Gabriele, scuotendolo dalle sue meditazioni. “Senza papà non mi muovo” esclama sarcastico, mentre il fratello si stringe nelle spalle. “Vado giù ad aspettare Michelangelo. Non veniamo al cinema. Andremo al pub” dice lentamente. Saluta e se ne va, passandoci davanti di corsa.
“Gabriele” chiamo. Lui non torna indietro e io rimango davanti al televisore stupito per quel cambiamento improvviso. “Molto bene” commento. “Allora sarà per un’altra volta”. Sulla mia faccia non compare l’ombra di un sorriso.
Simonetta se ne rende conto. “Ah, adesso vediamo il TG” dice. “D’accordo” annuisco, visibilmente sollevato.
Dunque… sul video appare il ministro Mastella. Sta parlando chiaro: “La maggioranza non c’è più, urge un chiarimento, subito, prima della Finanziaria”. La sua Udeur lascia provocatoriamente l’aula del Senato, di fronte allo sfilacciarsi dell’Unione: Di Pietro da una parte, Dini dall’altra, sinistra estrema in disaccordo, distinguo dei dissidenti Pd. Un marasma dal quale la maggioranza si salva con un’acrobazia: ritirando la mozione sulla Rai, che non avrebbe i numeri per passare, e salvandosi per un voto solo – grazie all’assenza di Storace – dall’approvazione del documento presentato dall’opposizione.
Prodi minimizza, ma sa bene che in questo clima far passare la Finanziaria è praticamente impossibile. E Berlusconi esulta: con 90 probabilità su 100 si vota, assicura. Si vota a primavera. E comincia a compattare il fronte: carezze al ritrovato amico Casini, abbracci e calorose strette di mano al ministro Mastella “con i quali siamo insieme nel partito europeo e sarebbe logico fossimo insieme anche in Italia”.
Faticosamente spengo la TV. Mi sembra che Ostia esploda. Come andrà a finire questa volta? Si picchieranno ancora? No, non penso. Il mondo si sta avviando sulla strada giusta e anche la giornata è un pò meno calda. Simonetta mi guarda, con i suoi occhi vivaci. Mi alzo in piedi e barcollo per la stanchezza. Morale e fisica. “Ora, andiamo al cinema” le dico. “Siamo già in ritardo”.
“Faremo in tempo a vedere il film?” chiede impaziente Alessandro.
“Sì, non ti preoccupare”.
“Che faccia tosta” aggiunge sorridendo Simonetta.
Usciamo, finalmente. Fiona, Shrek, Ciuchino mi portano in un attimo in una terra molto, molto… ma molto lontana! Per fortuna… Una forte stretta di mano e una strizzatina d’occhio.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento