“Sherlock Holmes” (2009)
“Esplosivo”. La Warner, l’autore del soggetto e gli altri addetti ai lavori sono riusciti nella delicata azione di dare un nuovo e godibilissimo gusto al celebre investigatore privato britannico di fine ‘800 – un’acutissima e scapestrata mente con irresistibile faccia da schiaffi – al servizio di Scotland Yard e al ‘socio’ medico John Watson – un ex ufficiale medico decorato che ha operato nell’Afghanistan di allora -. La ricetta e la storia sono ben combinate con gli elementi culturali europei vittoriani di fine ‘800 e i ‘sapori’ americani più moderni (patos; carattere; scazzottate da saloon; poliziesco d’azione). I personaggi e la fotografia (la Londra fumosa e “gotica” di quegli anni) si contendono le scene in un godibile susseguirsi di azioni ed effervescenti scene di commedia in perfetto humor britannico. Il quadro positivo è completato da una “divertente o affascinante serietà” nei dialoghi. Ancora una volta Hollywood si dimostra regina della “fabbrica dello spettacolo”. Bravi. 100 e lode.
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