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Shaw 150: Storie di fabbriche e dintorni, di Antonio Pennacchi

Shaw 150: Storie di fabbriche e dintorni, di Antonio Pennacchi
Gennaio 01
02:00 2008

“Storie di fabbrica e dintorni”, quelli rurali delle terre di bonifica dell’agro-pontino, ricorrenti nel binomio “Latina-Littoria” e forse postuma estensione dell’apparente ossimoro incarnato nel fasciocomunista (certo che, se fosse stato Pasolini e non Lucchetti a girare Mio fratello è figlio unico, avrebbe sicuramente restituito anche i fascisti da Marte su questa terra). Frammenti di vita operaia ma anche contadina, di veneti immigrati, camerati nazional-popolari della prima ora e compagni fuori da ogni dubbio di socialdemocrazia, quando ancora “era un continuo fiorire di stelle a cinque punte” nei gabinetti degli stabilimenti. Storie democristiane dello sviluppo del dopoguerra che s’intrecciano, in continue dissolvenze, con quelle antecedenti, tra un onnipresente fantasma del duce e, qua e là, andando oltre nel tempo, fino a lontane razzie perpetuate dai Vandali per dimostrare la perseverante inclinazione di qualche popolazione locale. Aneddoti e paradossi sedimentano, catturati e devoluti al momento opportuno. Pennacchi è un personaggio diretto e arrogante ma certamente originale nel panorama letterario italiano, capace di suggestioni, di sedurre il lettore tra incalzanti agnizioni e repechage ad hoc sul filo della trama, un verace narratore che dal dettaglio sa trarre pretesto per catturare attenzione. Poco poetico, a dire il vero, ma non scarseggiano i tanti affetti mancati, l’insolente destino che incombe ed una certa accondiscendenza al sentimento espresso nel linguaggio popolare. Tra furbetti del quartiere e incidenti di fabbrica, ricorrono perlopiù ambientazioni legate agli anni Sessanta e Settanta. Sono racconti precedentemente pubblicati su vari quotidiani. Apre il nodulo cosmico, che si scioglie in una spirale sanitaria ed è apparso su L’Unità. Nel finale di Pomezia, per le vie di Roma, torna il leit motiv dell’infarto. Marco è il presunto amico che finisce impiccato e la Genesi di Marco è una “memoria pronunciata dall’autore” nel processo intentatogli “per calunnia e diffamazione”. La sinagoga, uscita su Il Tempo, e Ilena, uscita su Il Giornale, sono episodi legati al mondo ebraico e nel trait d’union del personaggio di Ilena, l’ “esotica”. Tra i tanti, c’è persino Buffalo Bill che compare, rimodellato attraverso cronache giornalistiche ottocentesche, per assaporare la sconfitta coi butteri cisternesi e, dulcis in fundo, la confessione di qualche comparsa giovanile con Sandokan da parte dell’autore. Avanti Savoia è, probabilmente, l’episodio più riuscito, ammiccante nel ruolo giocato tra retaggi lealisti dello zio Vittorio e l’incombente aria di rivoluzione, dove prende coscienza “l’unico monarchico di Lotta Continua. A parte Sofri. Ma quello era monarchico per sé stesso, non per i Savoia”. Pennacchi trasmette empatia nel suo essere cane sciolto, senza peli sulla lingua neppure nei confronti di chi lo vorrebbe molto più malleabile nel suo essere prorompente, ma nondimeno non si possono non esprimere riserve su un certo suo radicalismo a tratti innato, frutto di posizioni estreme nel retaggio esperienziale che, indubbiamente, ne fa un personaggio a sé: Pennacchi è Pennacchi, un caratteraccio, ma ricco di personalità e di spunti, lui è parte del suo “Accio”, deluso e caparbiamente ancorato, nostalgicamente sospeso su tutte le tappe ideologico-esistenziali della sua vita. Per lui il ’68 resta un fatto politico, di trasformazioni sociali, prima ancora che di costume e atteggiamenti culturali, un “fronte rivoluzionario che andava da destra a sinistra”. Poi c’è stata “l’irruzione nelle facoltà” con “Almirante, Cerullo, Anderson e tanti altri vertici del MSI, ed è lì che inizia la spaccatura e il movimento del sessantotto diventa antifascista” dichiara in una recente intervista rilasciata a Simone Olla del collettivo Anonima Scrittori di cui è animatore e sostenitore del lavoro di giovani scrittori laddove certa cultura ufficiale è latitante o si limita ad elargire concorsi e corsi di scrittura creativa.

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