Sgombero Horus
Dopo aver sgomberato le occupazioni a fini abitativi senza avere un programma di case popolari, dopo avere consolidato i campi nomadi come luoghi di concentrazione della emarginazione, adesso Alemanno passa alla cancellazione dei luoghi nei quali, fuori dalla speculazione mercantile, si sviluppano attività artistiche, culturali e sociali. Questo abbassa il livello civile di questa città al solo fine di adeguarsi a quella fabbrica della paura messa in moto dal governo nazionale per nascondere la propria incapacità ad agire politiche sociali e di cittadinanza.
Alemanno contribuisce così alla morte della politica e della civiltà e trasforma ogni problema e fermento sociale in una questione di ordine pubblico. Sarà bene che le forze democratiche promuovano, come seppe fare il Vicariato di Roma negli anni ’70, un’occasione di confronto per fare il punto e proporre una svolta a questa deriva di inciviltà e di barbarie.
Roma, 19 novembre 2009
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