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Settimana Mondiale della Tiroide dal 20 al 26 maggio: iniziative di prevenzione in tutta Italia

Maggio 14
14:02 2019

Regione Lazio: migliora lo stato di iodosufficienza in età scolare secondo i dati dell’ISS, Istituto Superiore Sanità

Roma, 14 maggio 2019 – Presentati al Ministero della Salute i dati sulla iodioprofilassi in Italia: “la situazione dell’apporto alimentare di iodio nel Lazio è notevolmente migliorata rispetto al passato, riferisce Salvatore Ulisse, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Università di Roma “La Sapienza” e Responsabile dell’Osservatorio per la Prevenzione del Gozzo della Regione Lazio, con valori che testimoniano la raggiunta iodosufficienza nella nostra regione.

Tuttavia, analoghi studi eseguiti su donne in gravidanza, condizione in cui la necessità di iodio per il benessere del nascituro è maggiore, hanno evidenziato un apporto alimentare di iodio non ancora sufficiente, con molte donne che presentano un ingrandimento della ghiandola tiroidea (gozzo) nel corso della gestazione. Tali osservazioni evidenziano la necessità di incrementare sia l’attenzione degli operatori sanitari coinvolti sia la conoscenza e la consapevolezza degli effetti benefici del programma di iodoprofilassi nella popolazione, ed in particolare nelle donne in età fertile.

Gli abitanti del Lazio, al pari di quelli di altre regioni italiane, sono stati storicamente esposti agli effetti negativi derivanti da uno scarso apporto alimentare di iodio, un micronutriente essenziale per la produzione di ormoni da parte della tiroide.

Per garantire un’appropriata biosintesi degli ormoni tiroidei, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un’assunzione giornaliera di iodio con l’impiego di sale iodato. Un apporto alimentare di iodio insufficiente è ritenuto responsabile di una serie di effetti avversi sulla salute umana a tutte le età, con conseguenze particolarmente gravi nella vita fetale, quando la iodocarenza può compromettere lo sviluppo del sistema nervoso centrale e delle funzioni cognitive, indurre aborti, parti prematuri, e mortalità neonatale”.

“Errato pensare che lo iodio si respira dal mare: lo iodio si “mangia”, ecco perché da anni consigliamo: poco sale ma iodato, spiega Antonella Olivieri, Responsabile Scientifico OSNAMI, Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia – Istituto Superiore Sanità alla presentazione dei dati dell’Osservatorio presso il Ministero della Salute in occasione della Settimana Mondiale della Tiroide che si svolge in tutta Italia dal 20 al 26 maggio. Grazie a questo slogan e al lavoro dei medici del territorio, delle Società Scientifiche e delle Associazioni dei pazienti, oggi lo stato nutrizionale iodico della popolazione è molto migliorato rispetto al passato e, anche la frequenza di gozzo in età scolare è stato sconfitto. È importante ricordare che il gozzo in età scolare è un indicatore di iodosufficienza a lungo termine ovvero di una condizione stabile nel tempo. Infatti, perché il processo di crescita del gozzo non abbia inizio, un bambino deve nascere e crescere in un’area iodosufficiente”.

“La tiroide è un organo piccolo ma molto importante, coinvolto in diverse funzioni vitali: gli ormoni prodotti da questa ghiandola esercitano i loro effetti sul metabolismo e sulla funzionalità di tutti gli apparati del corpo, in particolare agiscono sulla funzione cardiovascolare, sul ritmo del sonno, il metabolismo delle ossa, intervengono inoltre nei processi di accrescimento e sviluppo del sistema nervoso”, spiega Paolo Vitti, Presidente SIE, Società Italiana di Endocrinologia, coordinatore e responsabile scientifico della Settimana Mondiale della Tiroide. “Possiamo quindi dire che prendersi cura della tiroide è come prendersi cura di noi stessi ed è molto importante farlo nel modo corretto ad esempio evitando di dare ascolto ai falsi miti sull’alimentazione e soprattutto rivolgendosi a centri accreditati per diagnosi e terapie. Per questo il tema scelto per la Settimana Mondiale della Tiroide 2019 è ‘AMO LA MIA TIROIDE…e faccio la cosa giusta’ per ricordare l’importanza dell’appropriatezza degli stili di vita ma anche diagnostica e dei più appropriati approcci terapeutici. Il principale obiettivo della Settimana è sensibilizzare la popolazione in merito ai problemi connessi alle malattie della tiroide e alla loro prevenzione: sono infatti oltre 6 milioni gli italiani con un problema a questa ghiandola così fondamentale per il buon funzionamento di tutto il nostro corpo”.

La Settimana Mondiale della Tiroide, che si svolgerà dal 20 al 26 maggio, è promossa da Associazione Italiana della Tiroide (AIT), Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Associazione Medici Endocrinologi (AME), Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), Associazione Italiana Medici Nucleari (AIMN), Società Italiana Unitaria di Endocrino Chirurgia (SIUEC), Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) insieme al Comitato delle Associazioni dei Pazienti Endocrini (CAPE) e il supporto della European Thyroid Association (ETA.) e sostenuta con un contributo incondizionato da Ibsa Farmaceutici Italia, Merck Serono, Sanofi Genzyme e Esaote.

 

Maria D’Acquino           maria.dacquino@hcc-milano.com

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