SESSANTA ANNI INDIETRO
Tra le pochissime cose buone fatte dall’amministrazione di centro sinistra, con molti chiaro scuri, oltre alla raccolta dei rifiuti differenziata, possiamo aggiungere la chiusura al traffico veicolare del Corso della Repubblica.
Misure che derivano anzitutto da obblighi comunitari (rifiuti) ma anche dal buon senso e dalla necessità di difendere in qualche maniera, la salute dei cittadini.
Il Corso aperto al traffico si trasformava in una vera e propria camera a gas: strada stretta con due soli slarghi che permettevano un misero ricambio d’aria.
Una pianta di città di stampo medievale, male si coniuga con auto spesso di notevoli dimensioni (SUV) che lasciano di conseguenza al pedone ben poca libertà di movimento.
Per non parlare poi dei bambini su carrozzine e passeggini nonché dei diversamente abili.
Allo stesso tempo non si può dare la colpa alla pedonalizzazione della Via più importante di Velletri per la crisi del commercio locale. Tra acquisti on line, centri commerciali, supermercati e discount dove ora è facile trovare anche prodotti extra alimentari, la concorrenza è spietata.
Non sarà purtroppo la riapertura a fasce orarie del Corso della Repubblica a far risorgere i negozi in crisi.
In Italia troviamo molteplici esempi di città virtuose, con il centro cittadino pedonalizzato.
Non è tornando ad una città anni ’60 che si creerà il boom economico!
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