Sera di temporale a Mantova
Giugno 30
23:00
2009
Riconobbi la crocchia brunetta in fondo al viale
e mi fece di smalto
quel fantasma riapparso d’un mio remoto male.
“Raggiungila”, diceva il cuore, “corri!”,
ma i piedi rimanevano inchiodati all’asfalto.
E c’erano, sul lago e sulle torri,
campane che fuggivano dal cono
d’ombra del tempo umano mescolandosi in alto
al cupo blu del tuono,
distanti ormai dalle nostre chimere,
abbandonati i fiori di loto al soprassalto
del piovasco, alla notte che stava per cadere.
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