SENZA ACQUA DA SETTIMANE VIA DEL POMETO, ARICCIA
I residenti depositano ESPOSTO AL PREFETTO, CARABINIERI E CORTE DEI CONTI.
“Siamo esasperati”. Questo gridano a gran voce i cittadini di via del Pometo, ad Ariccia. L’intera via lamenta ormai la quasi totale mancanza del servizio idrico per gran parte della giornata e da circa un mese. Il disagio si era presentato più volte anche nei mesi precedenti e nelle stagioni calde degli anni passati. Ma la drastica situazione raggiunta negli ultimi giorni ha portato i residenti a depositare un esposto al Prefetto di Roma, ai Carabinieri di Ariccia e alla Corte dei Conti, mettendo a conoscenza il Comune stesso ed Acea. Interruzione del servizio idrico imputano a quest’ultima, più volte sollecitata ad intervenire anche con reclami scritti, ma nulla di compiuto sino ad oggi. Qualche verifica ai contatori delle utenze stesse, nelle brevissime fasce orarie in cui è presente una pressione dell’acqua accettabile e nulla di più.
“Solo Via del Pometo nei dintorni è senz’acqua e non si spiega il perché! Il centro storico di Ariccia, le abitazioni a Nord, Villa Ferrajoli, i quartieri la Stella, Via Pratolungo, Appia Antica, hanno acqua tutto il giorno”
“Ogni giorno è la stessa storia, da metà pomeriggio fino alla tarda mattinata del giorno successivo, siamo a secco e diventano insufficienti anche i serbatoi con cui ci siamo muniti: stare una media di 12-16 ore senz’acqua o con una pressione bassissima e diffusa, non ci permette di riempire le scorte. Siamo esausti”
“L’acqua è un diritto. La via è abitata da persone, esseri umani, anziani e bambini. Il disinteresse di chi dovrebbe tutelare e garantire l’erogazione di un servizio, è vergognoso”
Sfoghi dei residenti scesi in strada il fine settimana scorso, quando per quasi 24 ore tutte le residenze della via sono rimaste a secco.
Oltre al reato penale, poiché il servizio di erogazione idrica costituisce un servizio pubblico essenziale e la sua improvvisa quanto ingiustificata interruzione configura gli estremi del reato di cui all’art. 340 cod. pen., l’esposto è stato inviato anche alla Corte dei Conti, in quanto si ravvisa il disservizio come danno erariale: trattandosi di pubblico servizio, non essendo erogato in maniera efficiente ed efficace, non soddisfacendo le aspettative degli utenti, al contempo, finisce per sprecare risorse economiche importanti.
C’è da augurarsi che presto sia trovata una soluzione al problema e che, pur consapevoli che l’acqua inizia ad essere poca un po’ per tutti, venga data risposta alla necessità di soddisfare le esigenze di vita primarie e basilari dei residenti di Via del Pometo.
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