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Seminario promosso dall’Associazione Velletri2030

Febbraio 05
16:30 2015

partecipazione di un gran numero di studenti delle ultime classi, accompagnati dai loro professori e dalla loro Dirigente Scolastica Prof.ssa Anna Toraldo, nonché cittadini interessati al soggetto del Seminario. Dopo una breve introduzione da parte della Dirigente Scolastica e del Presidente di Velletri2030, la parola è passata ai relatori invitati.
Prima di riportare il pensiero dei relatori, una breve introduzione sul perché di questo seminario. La motivazione risiede nel fatto che lo scopo principale dell’associazione Velletri2030 è quello di far crescere la consapevolezza del cittadino sul tema dell’innovazione tecnologica, come processo inarrestabile e incontrollabile a livello locale, con profonde ripercussioni sulle professioni e sull’architettura sociale. Questo richiede un’attività di divulgazione di lungo respiro, mirata a mettere in evidenza le potenzialità delle nuove tecnologie, mantenendo al centro il benessere sociale. L’obiettivo è guardare allo sviluppo tecnologico come strumento per una crescita intelligente, ovvero basare lo sviluppo economico sulla conoscenza e sull’innovazione, una crescita sostenibile, ovvero promuovere un’economia più efficiente, più competitiva e più verde e rispettosa del territorio, e una crescita inclusiva, ovvero promuovere un’economia che consenta lo sviluppo di nuove professioni e favorisca la coesione sia tra le persone sia tra i territori. La velocità di trasformazione della società in cui viviamo è sotto gli occhi di tutti e il processo di avanzamento è inarrestabile. Questo comporta disponibilità di sempre nuove tecnologie, pensate soltanto al fatto che lo smart phone è stato messo sul mercato circa cinque anni orsono, che inducono nuovi stili di vita, per esempio il commercio via internet, il tutto da coniugare con nuovi e più rigidi perimetri di spesa per le Amministrazioni pubbliche. Come far fronte a questi cambiamenti repentini? Non esiste una soluzione unica, ma almeno la scuola e le infrastrutture digitali sono considerate da tutti due fattori fondamentali per mantenere certi standard di vita nell’era della competizione globale. Da qui il perché ci si è rivolti alla scuola e agli studenti.
Il primo relatore, Dott. Massimo Antonucci, esperto di incubatori e acceleratori di BIC Lazio (Business Innovation Center Lazio) e Coordinatore del Centro di Promozione dell’Imprenditoria (CPI) di Latina, ha illustrato il percorso per trasformare un’idea in un progetto. Fondamentale è un’idea vincente, che però deve tradursi in un piano di lavoro (business plan) che identifichi bene il prodotto che si vuole sviluppare, le risorse necessarie, l’organizzazione del lavoro, il mercato a cui ci si rivolge, i tempi di conseguimento del prodotto, come promuovere il prodotto. In particolare, il relatore ha illustrato le opportunità formative e di consulenza messe a disposizione da BIC Lazio, nonché la necessità di mettere a disposizione dei giovani a titolo gratuito un luogo fisico attrezzato dove poter far crescere le idee e magari far nascere nuove realtà imprenditoriali.
Sulla scia di quanto proposto dal Dott. Antonucci, ha preso la parola l’Assessore Luca Masi in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, illustrando le attività messe in cantiere dall’Amministrazione sul soggetto smart city & smart community nell’ambito del Progetto PLUS (Piano Locale Urbano di Sviluppo), nonché il piano di creare un luogo fisico attrezzato da mettere a disposizione dei giovani per far nascere iniziative imprenditoriali nel campo dell’ICT (Information and Communication Technology).
L’Ing. Franco Petrucci, Fondatore e Chief Technical Officer (CTO) della Società Decisyon, una iniziativa imprenditoriale di successo nel mondo informatico in Italia e negli Stati Uniti, partendo da una ricostruzione storica delle sue attività imprenditoriali e della Decisyon, ha illustrato alcune delle competenze richieste dal mercato globale nel futuro prossimo. Particolare richiesta è prevista nel campo della Internet delle Cose (IoT – Internet of Things) che pervaderà la nostra vita quotidiana e che rappresenta la connessione tra mondo digitale e mondo fisico. Entro il 2020 potremmo collegarci con l'”Internet delle Cose” a 50 miliardi di macchine, apparecchi, oggetti, interconnessi in modo da scambiarsi informazioni e ordini. Queste Cose saranno molto più numerose degli esseri umani. Le tecnologie IoT tramite software distribuiti e collegamenti Internet “creeranno una continuità virtuale fra oggetti fisici, l’ambiente e le loro rappresentazioni su Internet”. Per poter competere su un mercato globale serve apprendimento continuo e innovazione tecnologica. I ragazzi italiani partono svantaggiati a causa degli scarsi investimenti in innovazione tecnologica nella scuola e a causa degli scarsi investimenti per far nascere nuove iniziative imprenditoriali nel mondo ICT, ma sono molto creativi e hanno tutti gli strumenti intellettuali per recuperare ed emergere nel mercato globale
L’incontro ha riscontrato l’interesse di tutti i partecipanti, anche in modalità interattiva tra i relatori e gli studenti del “Vallauri”, Istituto che cerca di favorire il più possibile la transizione tra scuola e lavoro, infatti l’Alternanza Scuola-lavoro è parte integrante dell’attività formativa, è una combinazione di preparazione scolastica e di esperienze sul posto di lavoro, che permette agli studenti di acquisire attitudini, conoscenze e abilità utili allo sviluppo della loro professionalità.
Sandro Bologna Anna Toraldo
Presidente Velletri2030 Dirigente Scolastica ITIS Vallauri

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