Sei troppo grasso, non meriti di vivere!
Quando un gioco rischia di diventare violenza?
Ma soprattutto, a che età un ragazzo ha la facoltà e la coscienza di capire quando un gioco può essere pericolo a tal punto da ridurre in fin di vita una persona?
Ci poniamo queste domande da quando Vincenzo, un ragazzo di 14 anni, è stato ricoverato d’urgenza in ospedale dopo essere stato orribilmente umiliato e seviziato da 3 ragazzi, o per meglio dire uomini, tra i 24 e i 30 anni.
Vincenzo stava aspettando ad un autolavaggio che il suo motorino fosse pronto, quando 3 ragazzi gli arrivano alle spalle e dopo avergli abbassato i pantaloni gli sparano con una pistola ad aria compressa causandogli la perforazione dello stomaco e la conseguente asportazione di una parte del colon.
Che colpa aveva Vincenzo? Forse di essere un po’ sovrappeso?
Quello che è certo è che un ragazzo di 14 anni ora si trova all’ospedale S. Paolo di Fuorigrotta lottando tra la vita e la morte, ma quel che è peggio è che i genitori dei ragazzi colpevoli continuano a difendere i propri figli chiamando tutto questo “un gioco finito male”.
Eh no! È troppo facile proteggere un UOMO di 24 anni affermando che non aveva capito che il compressore a quella potenza avrebbe fatto dei danni gravi.
Io mi chiedo, ma se questi genitori si trovassero al posto dei genitori di Vincenzo reagirebbero così? Non credo proprio.
Per questo quando un figlio commette un errore deve pagare un prezzo alto tanto quanto la gravità del gesto che ha compiuto, solo così potrà imparare a vivere.
Forse è necessario un esame di coscienza, perché se un figlio fa un gesto del genere forse il metodo usato per educarlo non era proprio quello giusto.
Non ci resta che pregare che Vincenzo si rimetta presto e possa tornare alla sua vita di sempre e alle sue passioni.
Certo la sua vita non sarà mai più la stessa perché è stata macchiata da un dolore immenso causato da un gesto vile e meschino che non può e non deve essere assolutamente essere definito: “Solo un Gioco”.
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