Seconda rassegna nazionale dei vini ottenuti da uve di varietà PIWI
San Michele all’Adige, giovedì 10 novembre 2022
Ieri ed oggi si è svolta alla FEM la valutazione dei vini provenienti da vitigni “resistenti”
Al via la 2 ^ Rassegna nazionale vini PIWI, il 2 dicembre la premiazione
Alla Fondazione Edmund Mach è entrata nel vivo la seconda rassegna nazionale dei vini ottenuti da uve di varietà PIWI, alla quale partecipano 82 etichette provenienti da 37 cantine di tutta Italia. La valutazione dei vini in gara è stata effettuata ieri ed oggi da una commissione composta da 30 esperti selezionati tra enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori afferenti al mondo agroalimentare che sono stati coadiuvati dagli studenti del corso enotecnico.
La premiazione delle cantine vincitrici è prevista venerdì 2 dicembre, alle ore 9, in aula magna, con una cerimonia alla quale interverranno i ricercatori tedeschi e francesi che illustreranno i progetti di introduzione delle loro denominazioni.
I lavori della commissione sono iniziati con una cerimonia di apertura presso la sala Versini del Palazzo della Ricerca e Conoscenza. Grande soddisfazione è stata espressa, in apertura, dal direttore generale FEM, Mario Del Grosso Destreri, che ha portato alla commissione i saluti della governance, sottolineando come l’evento sia il risultato di un grande impegno che coinvolge tutte e tre i centri della Fondazione, dedicati rispettivamente alla ricerca, formazione e al trasferimento tecnologico, verso un comune obiettivo: valorizzare la viticoltura sostenibile e innovativa. Gli studenti del corso enotecnico, coordinato dai docenti Rino Minutolo e Daniele Bellini, hanno supportato la commissione e hanno avuto l’opportunità -come ha spiegato il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Manuel Penasa – di mettere in pratica le competenze e le conoscenze acquisite in classe
I vini concorrono nelle seguenti categorie: rossi, bianchi, bianchi a macerazione prolungata Orange, spumante metodo Classico, spumante metodo Charmat, vini frizzanti. Per quanto riguarda i criteri di valutazione dei vini si applica la scheda di punteggio prevista dall’Organizzazione internazionale della vite e del vino e viene richiesta ai commissari una valutazione delle caratteristiche sensoriali e degustative. La commissione è stata guidata dall’enologo Luciano Groff e dai tre referenti organizzativi di questa iniziativa; Marco Stefanini, prof. Andrea Panichi e Maurizio Bottura.
La manifestazione promuove e valorizza i vini prodotti con almeno il 95 per cento di uve provenienti da varietà PIWI (PilzWiderstandsfähig), ovvero vitigni innovativi e sostenibili in grado di offrire tolleranza alle malattie fungine, oidio e peronospora, riducendo sensibilmente l’uso degli agrofarmaci. Anche se a livello europeo queste varietà sono state ammesse nelle diverse dop, in Italia ci sono diverse regioni nelle quali la coltivazione delle uve PIWI non è stata ancora autorizzata. Il Registro Nazionale delle Varietà di Vino comprende 36 varietà PIWI e la superficie coltivata con queste varietà supera alcune centinaia di ettari; in Veneto si trova il numero più elevato di superfici coltivate e vari ettari si trovano in Emilia e Marche.
In contemporanea alla rassegna, si è svolto alla FEM l’incontro della rete delle scuole enologiche, un’occasione di confronto tra i dirigenti scolastici sulle prospettive future delle scuole del settore, in vista anche della prossima riforma degli Istituti tecnici.
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