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Scomparso il 21 Aprile in Francia all’età di 88 anni l’attore Jacques Perrin

Scomparso il 21 Aprile in Francia all’età di 88 anni l’attore Jacques Perrin
Aprile 22
10:34 2022

ADDIO A RE VITTORIO EMANUELE II E A PADRE UGO BASSI

Il 21 Aprile, Natale di Roma è arrivata la notizia della scomparsa in Francia dell’attore Jacques Perrin. Era nato a Parigi il 13 Luglio del 1941, diretto dal maestro Luigi Magni e vestito dalla Signora Lucia Mirisola è stato prima il Re Vittorio Emanuele II ne “Il Generale” film per la televisione uscito nel 1987 e poi Padre Ugo Bassi ne “In nome del Popolo Sovrano” uscito nel 1990.

Sono due film che rappresentano in pieno lo spirito del racconto del risorgimento che è stato l’ossatura della carriera di Luigi Magni. Nel Generale Perrin veste i panni del Re Vittorio Emanuele II, il monarca sabaudo padre della patria, che tenta di mitigare i contrasti tra Garibaldi e Cavour, mentre ne In nome del Popolo Sovrano veste i panni del barnabita Ugo Bassi.

Bassi, fu una figura determinante nella storia della Repubblica Romana, un frate con la camicia rossa sotto la tonaca che tenta in tutti i modi di dissuadere il Papa Pio IX dal partire verso l’esilio di Gaeta implorandolo di rinunciare al potere temporale mentre a Roma viene proclamata la Repubblica.

Questa figura di barnabita (stesso ordine a cui apparteneva il compianto Vescovo di Velletri Andrea Maria Erba) Divenne un predicatore piuttosto famoso e, nei suoi lunghi e numerosi viaggi per l’Italia, vivendo sempre in povertà, fu seguito spesso da molte persone attratte dalla sua testimonianza di fede. Durante i moti rivoluzionari del 1848 non ebbe esitazioni ad unirsi alle forze risorgimentali.

Ugo Bassi si trovava infatti ad Ancona nel momento in cui un gruppo di volontari stava partendo per i campi di battaglia della Prima guerra d’indipendenza. Celebrando per loro la messa di congedo, chiese di essere accettato come cappellano; i volontari, entusiasti, gridando espressero il loro assenso, cui il sacerdote-patriota, in ginocchio, rispose con una preghiera. Partì quindi con i volontari. Con acceso patriottismo diffuse lo spirito rivoluzionario fra i soldati, come prima aveva infuso quello religioso nella popolazione civile. Fu ferito a Treviso il 12 maggio 1848 e portato a Venezia, all’epoca centro della Repubblica di San Marco. Rimase nella città lagunare e, dopo la sua guarigione, combatté per la Repubblica (1848-49). Successivamente tornò a Roma, dove vide la nascita della Repubblica Romana, che sostenne poi attivamente. Dopo la caduta della Repubblica Romana fuggì alla volta di Venezia con GaribaldiFrancesco NulloCiceruacchioGiovanni Livraghi e altri. Giunti nella Repubblica di San Marino, il gruppo si separò. Bassi, partito da San Marino con Livraghi, cadde per la seconda volta nelle mani degli austriaci il 3 agosto nei pressi di Comacchio. Trasferito a Bologna la sera del 7 agosto, venne fucilato senza nessun processo e in grande fretta, per volontà del capitano auditore Carl Pichler von Deeben, l’8 agosto 1849, vicino alla Certosa, insieme a Giovanni Livraghi. Alla morte, mancavano quattro giorni al compimento dei quarantotto anni.

Con la perdita di Jacques Perrin siamo ancora più orfani di un esponente del mondo del cinema che ha segnato un capitolo fondamentale della storia della settima arte.

 

 

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