SCEMPIO UCRAINA – Il mondo della musica non può rimanere in silenzio
Il mondo della musica non può rimanere in silenzio davanti allo scempio che si sta consumando in Ucraina. Allora lancia le sue note, le sue voci contro la guerra. Suona e canta i suoi motivi, che sono motivi di libertà e di pace, sempre e ovunque.
Così la Federcori, la Federazione Italiana Direttori di Coro e Chorus Inside Lazio al fianco dell’Associazione Nazionale dei Cori Ucraini organizzazione con sede a Kiev che coordina e promuove l’attività di molti cori ucraini, impegnata a diffondere la cultura musicale e corale dell’Ucraina nel mondo, sabato 5 marzo alle ore 15,30 davanti alla Basilica di Santa Maria Sopra Minerva, i cori di Roma cantano le loro canzoni di pace.
Si alterneranno sul sagrato della Basilica di Santa Maria Sopra Minerva, presentati dal regista teatrale Paolo Mellucci, quindici cori polifonici di Roma per eseguire un proprio brano sul tema della Pace, e il tutto si concluderà con questi quattro canti a cori uniti: Va Pensiero – Signore delle cime – Ave verum – Hallelujah di Cohen.
Ed ecco allora i cori che si esibiranno: Coro Polifonico Beato Angelico alla Minerva, Note Controvento, Coro delle 19, Coro della Gioia, Vocale Convivium, Coro di Santa Bernadette, Lost On Friday, Koob, Cluster, Soul Singer, Centonote, EOS, Seven Hills, D’altrocanto, Simul Voces.
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