Scannasurice dal 10 al 15 marzo 2020 e Lucignolo e gli altri 6-7-8 marzo 2020 Teatro Vascello
SCANNASURICE di Enzo Moscato, regia Carlo Cerciello con Imma Villa .
Lo spettacolo replica PRESSO il TEATRO VASCELLO
dal 10 al 15 marzo 2020, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17.
Prezzi intero € 26, ridotto over 65 €19, ridotto under 26 €16,
E allo spettacolo in PRIMA ASSOLUTA LUCIGNOLO E GLI ALTRI
di FABRIZIO CARDOSA regia BARBARA ALESSE. Lo spettacolo replica PRESSO il TEATRO VASCELLO IL 6-7-8 marzo 2020 venerdì h 21, sabato h 19, domenica 17
Musica € 15 intero, ridotto € 12
venerdì 6 marzo 2020 ore 21 – sabato 7 marzo 2020 ore 19 – domenica 8 marzo ore 17
PRIMA ASSOLUTA
LUCIGNOLO E GLI ALTRI
SINGSPIEL PER SOLI, CORO E ORCHESTRA
di FABRIZIO CARDOSA
regia BARBARA ALESSE
una coproduzione Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia, Teatro Vascello, Teatro di Villa Pamphilj
fotografo: Fabio Soldaini
Con
Ines Melpa – Lucignolo
Emanuele Parlati – Omino del carro
Alba Ciacco – Ministra della minestra
Davide Marcelli – Pinocchio
Giulia Ammazzalamorte – Nipote di Mubarak
Nicola Lugeri – J.S. Bach
L’Orchestra di Villa Pamphilj
Stefania Foresi – Flauto
Paolo Rocca– Clarinetto
Raffaela Brambilla – Sax alto
Marina Laurenzana – Sax soprano
Emiliano Cozzi – Sax tenore
Mariano Di Tanno – Sax baritono
Daniele Mancini – Tastiere
Riccardo Marini – Piano
Ludovico Grantaliano – Chitarra elettrica
Giuseppe Tassi – Chitarra acustica
Gianmarco Grantaliano – Contrabbasso
Riccardo D’Arpino – Basso elettrico
Francesco Paradisi Miconi – Batteria
Il “Coro Giovanile” della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia
Diretto da Maria Grazia Bellia e Marzia Mencarelli
Il coro “Vocale Moderno” della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia
Diretto da Cecilia Amici
I cori “Junior” della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia
Diretti da Camilla di Lorenzo e Maria Grazia Bellia
La Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia è un’istituzione culturale attiva nella città di Roma da oltre 40 anni. Un lungo periodo durante il quale la missione della scuola si è via via manifestata mediante l’offerta didattica rivolta ad oltre 40.000 allievi di tutte le età, le molteplici iniziative culturali volte allo scambio e alla condivisione del sapere musicale, l’impegno politico sociale per il diritto alla musica, la produzione di spettacoli e opere.
Per questa stagione la Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia, in collaborazione con il Teatro Vascello e il Teatro di Villa Pamphilj, rilancia la propria azione mettendo in scena la prima assoluta di un’opera musicale ambiziosa, divertente ed affascinante per un’impresa complessa che vedrà alternarsi sul palcoscenico oltre 60 persone tra cantanti/attori, orchestrali ed ensemble corali composti da adulti e bambini. Non un saggio, come è forse lecito aspettarsi da una scuola di musica, ma un’opera musicale originale, uno spettacolo in piana regola frutto di un percorso di lavoro che ha visto coinvolti un grande numero di professionisti della musica: un singspiel – o operetta parodistica con parti cantate e recitate – ideato e composto dal Maestro Fabrizio Cardosa per la regia di Barbara Alesse.
Nello spettacolo Pinocchio e Lucignolo aspettano il carro trainato dai ciuchini che porta al Paese dei Balocchi; ma il burattino questa volta non si farà tentare dall’omino a cassetta e seguirà il consiglio della Fatina di studiare e diventare un bravo bambino. Il luogo immaginato da Collodi dove approda Lucignolo è qui diventato una città un po’ pazza dove ogni stravaganza è possibile e in cui si potranno cogliere divertenti riferimenti alla realtà odierna: l’Omino del carretto è un imprenditore con pochi scrupoli, la Ministra che gestisce il Paese dei balocchi una donna di polso dal curriculum dubbio. E poi il grande Bach catapultato per caso nella storia; a simboleggiare poi la libertà estrema, anche di cambiare identità all’occorrenza, il personaggio della Nipote di Mubarak. Nessuna velleità di satira politica ma semmai voglia di sorridere, anche amaramente, di paradossi e problemi di una comunità di oggi. Oltre ai sei personaggi principali che interagiscono cantando e recitando, lo spettacolo vede la presenza di cori di bambini e di adulti che incarnano gli abitanti del Paese dei Balocchi mostrandoci la bizzarria del luogo. Un’orchestra di 13 elementi dal vivo rappresenta la gioiosa impalcatura di questo singolare spettacolo musicale.
Botteghino info e prenotazioni:
intero € 15, ridotto over 65 e ridotto under 26 € 12
promozione@teatrovascello.it 06 5881021 – 06 5898031
Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78
Cap 00152 Monteverde Roma
dal 10 al 15 marzo 2020
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 21 – sabato ore 19 – domenica ore 17
SCANNASURICE
di Enzo Moscato
regia Carlo Cerciello
con Imma Villa
scene Roberto Crea
costumi Daniela Ciancio
suono Hubert Westkemper
musiche originali Paolo Coletta
disegno luci Cesare Accetta
produzione Elledieffe, Teatro Elicantropo
Premio Mario Mieli 2018 ad Imma Villa come Miglior interprete
Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2017 ad Imma Villa come Miglior interprete di monologo
Premio della Critica (A.N. C. T.) 2015 come Miglior spettacolo
Premio Annibale Ruccello 2015
Premio PulcinellaMente 2015
Scannasurice è il testo che nel 1982 segnò il debutto di Enzo Moscato come autore e interprete. Nel 2015 è stato messo in scena da Carlo Cerciello che ne ha affidato l’interpretazione a una straordinaria Imma Villa (Premio Le Maschere 2017 e Premio Mieli 2018 come Migliore Interprete) ed è diventato negli anni un apprezzato piccolo “cult”. Si è aggiudicato anche il Premio della Critica: Per essere sintesi preziosa ed evocativa tra un testo – quello potente di Enzo Moscato, immagine di una città terremotata e fragile nelle fondamenta della sua articolata struttura così come della sua identità –, un’interpretazione poeticamente superba nella sua drammaticità – quella di Imma Villa, la cui maestria d’attrice restituisce realismo e intensità al personaggio che interpreta con vibrante tensione –, e una regia complessa e accurata – firmata Carlo Cerciello – in grado di valorizzare ogni sua singola componente e, nella sua unitarietà, porsi quale virtuale luogo teatrale e reale, in cui l’estetica si fonde con la recente storia napoletana […].
Ambientato dopo il terremoto del 1980 a Napoli, Scannasurice è una sorta di discesa agli “inferi”, di un personaggio dall’identità androgina, nell’ipogeo napoletano dove abita, all’interno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi – metafora dei napoletani stessi – e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella ‘mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di un’identità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata, fisicamente e metafisicamente.
Il personaggio fa la vita, “batte”. E’, originariamente, un “femminiello” dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ma i femminielli di Enzo Moscato sono creature senza identità, quasi mitologiche. Oltre l’identità sessuale, sono quasi magiche. Per questo ne è interprete un’attrice che del personaggio esalta l’ambiguità e l’eccesso. In un dialetto lirico e suggestivo, la creatura a metà tra l’osceno e il sublime distilla imprecazioni esilaranti, filastrocche popolari e antiche memorie in un’alternanza di ritmi e di sonorità rendendo un testo ed uno spettacolo propriamente caratterizzato dalla parola profondamente affascinante.
Cerciello coniuga qui i due finali scritti da Moscato in due momenti successivi: il primo nel 1982, il secondo, su impulso di Annibale Ruccello che ne fece la regia due anni dopo. Di una morte simbolica comunque si tratta, nel segno di un pessimismo che lascia poche vie di fuga.
DALLA RASSEGNA STAMPA
[…] straordinaria Imma Villa. Grazie a lei il pubblico, emozionato, commosso, turbato, ferito, esaltato, scopre la gioia ed il dolore di condivisioni che a volte ci concede il teatro. Accade raramente ed è un prodigio ed un dono. E gli applausi sembra non debbano mai avere fine.
Giulio Baffi, la Repubblica
Uno spettacolo che onora la drammaturgia, e la sonorità fosca d’un dialetto lirico.
Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica
[…] Una lingua aperta alla contaminazione, che danza in maniera vitale con le parole per ricomporre un universo suo proprio. E non a caso si esprime nella forma pre-drammatica del monologo che impegna l’interprete, una bravissima Imma Villa, a innescare un dialogo continuo con lo spettatore.
Gianni Manzella, il Manifesto
Cerciello, ancora una volta con lucida intelligenza, punta sulla radicalizzazione del dettato moscatiano […] un’Imma Villa semplicemente strepitosa: carnale, ironica rabbiosa, sperduta e tenerissima, dona una sanguigna e appassionata verità sia ai tarocchi che Cerciello le fa appendere a una corda per richiamare con altrettanta ironia i proverbiali panni stesi ad asciugare sia alla Bella ‘Mbriana e al Munaciello evocati da Moscato come vie di fuga dalle macerie della realtà.
Enrico Fiore, Il Mattino
E’ invece già un piccolo classico Scannasurice di Enzo Moscato interpretato da una straordinaria Imma Villa […] Testo bellissimo e spettacolo fascinoso.
Gianfranco Capitta, il Manifesto
Scannasurice di Moscato si basa su un’efficace invenzione visiva (…) la bravissima Imma Villa striscia evocando una figura dall’incerta connotazione sessuale. Il virtuosismo verbale dell’attrice fa del napoletano stretto una musica incalzante, ma in gran parte insondabile.
Renato Palazzi, Sole 24 ore
Sono ticinese. Eppure ho assaporato ogni parola, ogni gesto E ho capito le parole, aiutate dal gesto scenico. Ho capito i pensieri, coinvolti dalla forza attoriale. Ho capito la tradizione, seppur lontana dalla mia. Roberta Niccolò, Timmagazine Lugano
Prezzi intero € 26, ridotto over 65 €19, ridotto under 26 €16, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it
TEATRO VASCELLO STRUTTURA DOTATA DI ARIA CONDIZIONATA
Via Giacinto Carini, 78 – 00152 Roma
Tel. 06.5881021/06.5898031
www.teatrovascello.it promozione@teatrovascello.it
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