Sarà ricordata a Roma Jacopa dei Settesoli amica di san Francesco
Sarà ricordata a Roma Jacopa dei Settesoli amica di san Francesco
A Roma, nella chiesa di San Francesco a Ripa, l’8 febbraio alle ore 18,30.
Jacopa dei Normanni, nata a Trastevere nel 1190, sposò Graziano Frangipane dei Settesoli, uno dei più insigni esponenti della nobiltà romana medievale, che fu anche signore di Marino. Quando nel 1209 san Francesco giunse a Roma per ottenere da papa Innocenzo III l’approvazione delle regole per la fondazione di un nuovo ordine monastico, quello dei frati minori, insieme all’ostilità di parte della Curia, trovò anche l’appoggio di influenti amici, come la nobile Jacopa dei Settesoli.
Fu nel corso del suo terzo viaggio a Roma nel 1222 che san Francesco strinse più forti legami con la nobildonna romana, già vedova di Graziano e madre di due figli, per l’attuazione del Terzo Ordine, benedetto da papa Onorio III, per promuovere l’adesione dei laici e organizzarli all’interno della società del tempo nelle opere di assistenza e di volontariato.
Il Santo riconobbe in lei doti non comuni di forza d’animo e di integrità, che a quel tempo erano considerate soltanto virili e la considerò come la prima sorella laica aderente all’istituzione dei Terziari. Si legò a lei con lo stesso vincolo di pura e fedele amicizia che aveva con i fraticelli e con le suore clarisse di santa Chiara, chiamandola non “Domina”, ma “Frate Jacopa”.
Alla nobildonna romana si deve l’iniziativa di aver commissionato il ritratto in pittura di san Francesco, mentre era ancora vivo, che si conserva a Greccio con la didascalia: “Vero ritratto del Serafico Patriarca San Francesco d’Assisi fatto eseguire dalla pia donna romana Giacoma dei Settesoli vivente lo stesso Patriarca”.
Per questi motivi Jacopa fu l’unica donna ammessa al capezzale di san Francesco, quando questo il 3 ottobre 1226 morì nella chiesetta della Porziuncola ad Assisi. Tornata a Roma, Jacopa visse altri tredici anni, dedicandosi alle opere di carità. Aiutò i fraticelli di Francesco a ottenere nel 1229 da papa Gregorio IX la proprietà dell’ospedale di San Biagio, che poi divenne nel tempo la sede conventuale di San Francesco a Ripa. In seguito si ritirò ad Assisi, dove nel 1239 morì e fu sepolta, unica persona al mondo a ottenere questo privilegio, di fronte alla tomba del Santo nella cripta della Basilica di san Francesco.
In suffragio di questa nobildonna romana, che san Francesco chiamava affettuosamente “Frate Jacopa” per le sue opere di carità e pietà verso i bisognosi, il prossimo 8 febbraio – alle ore 18,30 – sarà celebrata nella chiesa romana di San Francesco a Ripa una messa. Ricordare Jacopa dei Settesoli è anche un modo per richiamare l’attenzione di ciascuno alla virtù della semplicità e al dovere dell’accoglienza.
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