Sant’Antonio Abate ed il riequilibrio del rapporto uomo natura animali…
La festa di Sant’Antonio Abate ricorre il 17 gennaio di ogni anno e segna l’inizio del Carnevale. Nell’iconografia cattolica il santo viene raffigurato a fianco di animali scodinzolanti ed è stato preso come esempio di protezione degli animali stessi. Vorrei però chiarire l’imbroglio attraverso il quale questo abate, che viveva nel deserto, è stato nominato “protettore degli animali”. Spesso nei santini si vede il monaco che ha un maiale al fianco che non è però un suo amico per la vita ma solo un simbolo per ricordare la cura da lui scoperta per il “fuoco di Sant’Antonio” una malattia della cute che veniva appunta curata usando un intruglio di grasso di maiale. In ogni caso ciò presupponeva che il maiale venisse accoppato per ricavarne il miracoloso grasso. Un po’ come nella pubblicità del pollo Arena dove si vede un galletto tutto contento che fa chicchirichì per poi finire direttamente al forno. Insomma è sempre il diavolo che fa le pentole… ma riuscirà a fare anche i coperchi?
Con l’intento di riequilibrare il messaggio animalista ed ecologista vorremmo sperimentare l’armonia fra noi ed il resto del mondo vivendola nei suoi aspetti più immediati, riconoscendoci l’un l’altro parte di un tutto inscindibile, senza discriminazione di razza o specie.
Perciò in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio pensiamo con amore agli animali, in particolare i pochi selvatici che vivono ancora liberi, ma fra mille difficoltà per il freddo e nell’insicurezza della sopravvivenza, sia per la mancanza di cibo sia per le predazioni dei nemici naturali, sia per l’opera decimatrice dell’uomo. Aiuteremo questi animali durante una passeggiata pomeridiana sulle sponde del fiume Panaro, disseminando qui è lì un po’ di pan secco e di semi, dirigendo verso di loro, verso il loro cuore e la loro anima, pensieri di fratellanza per aiutarli a sopportare il loro triste destino.
L’appuntamento per la passeggiata ecologista ed animalista, quest’anno è a Spilamberto, alle 14.30, di sabato 18 gennaio 2020, con partenza da via Manni 9. Per info. 333.6023090
Paolo D’Arpini e Caterina Regazzi
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