Sant’antonio Abate, a Monte Compatri un inno per il protettore degli animali
Un inno al Santo degli animali. È questo il senso della sfilata dei carri allegorici per le strade di Monte Compatri, in occasione delle celebrazioni per la festa di Sant’Antonio Abate. Un corteo accompagnata dalla statua che lo rappresenta, dalle note della Banda folkloristica Compatrum, accompagnata dalla coreografia delle Majorettes. “Una cerimonia, quella di questa mattina, che si ispira agli usi della tradizioni e ad antichi regolamenti”, sottolinea il sindaco Marco De Carolis. Fino alla benedizione degli animali, per rappresentare la ‘festa del Creato’.
Una manifestazione che, anche quest’anno, ha visto la sentita partecipazione dei monticiani. La fattoria didattica, organizzata dalla Collina degli asinelli, è dedicata ai più piccoli. Bimbi che, anche loro, hanno accompagnato la passeggiata nel centro storico compatrese.
In collaborazione con le associazioni del territorio è partita anche una campagna di sensibilizzazione per l’adozione di cani abbandonati. Gli stand gastronomici, invece, sempre pronti ad offrire i migliori prodotti tipici locali.
“Sant’Antonio Abate – aggiunge il primo cittadino De Carolis – è fra i più amati: non solo per le leggende che si raccontano di lui come fra i più tormentato dai diavoli; ma soprattutto perché, dopo aver scelto una vita di povertà estrema, visse in solitudine e fu da esempio ai monaci medievali. È questo suo “segno” che lo trasforma nel patrono degli animali domestici. E noi, a Monte Compatri, lo ricordiamo per non disperdere il valore della tradizione”.
Monte Compatri 17 gennaio 2016
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