Santa Maria nelle foto degli anni ‘50
Le sorprendenti foto della British School at Rome
“Sono cinque foto, copie digitali di immagini scattate forse con le lastre, con macchine di grande formato e pesanti cavalletti, come si usava negli anni ’50 – il direttore del Parco, Gianni Guaita, ricostruisce l’origine delle foto – sono state acquisite da un fondo della British School at Rome e forniscono un quadro piuttosto sorprendente della torre di Santa Maria in Castelvecchio e dell’area circostante.”
Siamo di fronte a Calcata, ma nel comune di Mazzano. Si vede la torre solitaria, con della vegetazione sul tetto. Intorno un paesaggio totalmente spoglio. Le rocce tufacee della rupe scandiscono i dislivelli. Non c’è un albero, solo prati e rari arbusti. Segno evidente che il paesaggio attuale è molto cambiato da quello di circa sessanta anni fa. Il bosco lì non c’era, visto che il terreno era usato per altri scopi dalla popolazione locale, come per la valle sottostante, quasi tutta dedicata a orti e allevamento nei decenni passati.
Sui resti della chiesa attigua alla torre c’è un giovane uomo con un taccuino in mano. Per come è vestito: pantaloni stretti e cravatta dentro la camicia, potrebbe essere un inglese in ricognizione.
“È un paesaggio modellato dagli usi del tempo – sottolinea Valeria Gargini, naturalista del Parco – le foto mostrano come la vegetazione abbia rapidamente rioccupato le aree non più utilizzate, estendendosi dalle pareti delle forre più inaccessibili fino ai pianori soprastanti. Molti dei boschi che osserviamo oggi non sono cedui invecchiati, ma preziose formazioni cresciute in maniera spontanea, su cui l’uomo non è intervenuto per deciderne composizione e sviluppo.”
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