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SANTA CECILIA DIGITAL SEASON – Čajkovskij Sinfonia n. 5 e Berio Folk Songs

Febbraio 15
15:00 2021

 19 febbraio ore 20.30

 Jukka-Pekka Saraste

 

 

Per la prima volta l’opera di Berio eseguita dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

 

In livestreaming su youtube.com/santaceciliatv e in diretta su Rai Radio Tre

 

Dopo il grande successo dell’ultimo concerto trasmesso il 5 febbraio in live streaming sul canale YouTube dell’Accademia e su Rai Radio Tre che ha registrato quasi 100.000 collegamenti, il nuovo appuntamento con la stagione digitale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è in programma il 19 febbraio alle 20.30 (In live streaming su youtube.com/santaceciliatv e in diretta su Rai Radio Tre). Il concerto vede il ritorno, dopo 28 anni di assenza dalla scena romana, del direttore finlandese Jukka-Pekka Saraste sul podio dell’Orchestra ceciliana per dirigere i Folk Songs di Luciano Berio e la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij.

La serata si apre con l’omaggio a Luciano Berio, scomparso nel 2003, compositore tra i più famosi al mondo e figura di spicco del XX secolo (e Presidente dell’Accademia dal 2000 al 2003) di cui Saraste dirigerà i Folk Songs per voce e orchestra interpretati dal mezzosoprano Stefanie Irányi. I Folk Songs, inizialmente per voce e sette strumenti, furono composti nel 1964 come «omaggio all’intelligenza vocale di Cathy Berberian», allora moglie del compositore, e vennero trascritti solo successivamente, nel 1973, per grande orchestra. Sono undici canti popolari provenienti da diverse parti del mondo, che il compositore disse di aver trovato in antologie, vecchi dischi, o appreso dalla viva voce di amici e che ha reinterpretato ritmicamente, metricamente e armonicamente. “Il discorso strumentale” afferma Berio “ha la funzione di suggerire e di commentare quelle che mi sono parse le radici espressive, cioè culturali, di ogni canzone”.

«È la prima volta che i Folk Songs, nella versione del 1973, si eseguono nei concerti della stagione sinfonica», afferma il Presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro. «Con questo concerto», continua dall’Ongaro, «si avvia il complesso e lungo progetto dedicato a Luciano Berio e che ruota intorno al Concorso di composizione internazionale a lui intitolato e realizzato con diversi partner, tra i quali il centro Studi Luciano Berio. Il progetto prevede, oltre all’esecuzione di questo capolavoro, anche quella dell’opera commissionata al compositore vincitore della prima edizione del Concorso, Yikeshan Abudushalamu (in prima assoluta il 12 marzo prossimo diretta da Antonio Pappano). È quindi un appuntamento dedicato al compositore, Presidente anche della nostra Accademia dal 2000 al 2003, che è destinato a rinnovarsi nei prossimi anni».  

Nella seconda parte del concerto, Saraste affronterà una delle pagine più sofferte di Čajkovskij: la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64, di cui è celebre lo struggente tema affidato al corno nel secondo movimento. Composta in soli quattro mesi tra il maggio e l’agosto del 1888 dopo un periodo di depressione e di stasi creativa, l’opera fu diretta da Čajkovskij il 5 novembre a San Pietroburgo ottenendo un discreto successo di pubblico ma fu duramente criticata dalla stampa, con la conseguenza che il compositore cadde ancora una volta in preda allo sconforto. Lo stesso autore si sarebbe ricreduto grazie ai successi ottenuti dalla Quinta nei concerti da lui diretti durante la tournée europea del 1889-1890 e quando anche Brahms la elogiò.

La Quinta Sinfonia riprende della Quarta il principio ciclico dell’idea ricorrente, con il tema “del destino” che ritorna in tutti i suoi movimenti,  ma “modificato nel metro e nel modo, cambiando così la sua virtualità espressiva”. 

 

Jukka-Pekka Saraste è uno dei direttori d’orchestra più affermati della sua generazione. Nato a Heinola, in Finlandia, ha iniziato la sua carriera come violinista prima di formarsi come direttore d’orchestra con Jorma Panula alla Sibelius Academy di Helsinki. Artista di eccezionale versatilità e rinomato per il suo approccio obiettivo, ha una particolare affinità con la musica tardo-romantica. Alla fine della stagione 2018/2019, Jukka-PekkaSaraste ha terminato il suo mandato come direttore principale della WDR Symphony Orchestra di Colonia, dove aveva iniziato nel 2010. In questo periodo, l’orchestra si è costruita una reputazione sia in Germania che all’estero, facendo tournée in Austria, Spagna, nei paesi baltici e in Asia. Dal 2006 al 2013, Jukka-PekkaSaraste è stato Direttore Musicale e Direttore Principale della Oslo Philharmonic Orchestra, dove è stato successivamente nominato Laureate Conductor, il primo titolo del genere conferito dall’orchestra. Le posizioni precedenti includono la direzione principale della Scottish Chamber Orchestra, della Finnish Radio Symphony Orchestra e della Toronto Symphony Orchestra. È stato anche direttore ospite principale della BBC Symphony Orchestra e consigliere artistico della Lahti Symphony Orchestra. Ha fondato la Finnish Chamber Orchestra, di cui è tuttora consigliere artistico. È stato direttore ospite delle maggiori orchestre del mondo, tra cui la London Philharmonic Orchestra, la Philharmonia Orchestra, la Gewandhausorchester Leipzig, la Munchner Philharmoniker, la Dresden Staatskapelle, la Bavarian Radio Symphony, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Rotterdam Philharmonic, la NHK Symphony Orchestra, l’Orchestre de Paris e le principali orchestre scandinave, tra le altre. In Nord America ha diretto la Cleveland Orchestra, la Boston Symphony, la Chicago Symphony, la San Francisco Symphony, la Pittsburgh Symphony, la Los Angeles Philharmonic, la Detroit Symphony, la New York Philharmonic e l’Orchestre symphonique de Montréal. L’ampia discografia di Jukka-PekkaSaraste comprende l’integrale delle sinfonie di Sibelius e Nielsen con la Finnish Radio Symphony Orchestra e una serie di registrazioni con la Toronto Symphony Orchestra di opere di Bartók, Dutilleux, Mussorgsky e Prokofiev per Warner Finlandia. Jukka-PekkaSaraste ha ricevuto il premio Pro Finlandia, la medaglia Sibelius e il premio statale finlandese per la musica. Ha ricevuto dottorati onorari dalla York University di Toronto e dalla Sibelius Academy di Helsinki.

 

Il mezzosoprano Stefanie Irányi è nata a Chiemgau (Germania) e si è diplomata alla Scuola Superiore di Musica di Monaco. Ha vinto il Concorso Robert Schumann a Zwickau. Il suo debutto in Italia ha avuto luogo con la nuova produzione di The Consul di Giancarlo Menotti al Teatro Regio di Torino. Successivamente è stata invitata dai teatri di Palermo, Firenze, Napoli, Parma e Venezia. Ha collaborato con i direttori Hansjörg Albrecht, Bruno Bartoletti, Fabio Biondi, Asher Fisch, Raphael Frühbeck de Burgos, Daniel Harding, Thomas Hengelbrock, Philippe Herreweghe, Manfred Honeck, Zubin Mehta, Kent Nagano, Peter Schreier, Jeffrey Tate e Simon Rattle. Tra gli importanti impegni delle stagioni passate, citiamo segnaliamo la Nona Sinfonia di Beethoven con le orchestre Gulbenkian, Suisse Romande, Tokyo Symphony (sul podio Jonathan Nott e Lorenzo Viotti); la Missa Solemnis in tournée con l’Orchestra NDR e Thomas Hengelbrock; l’Ottava Sinfonia di Mahler con Daniel Harding; i Racconti di Hoffmann in forma concertante con Kent Nagano; lo Stabat Mater di Dvořák con Manfred Honeck e i Münchner Philharmoniker; la Terza  Sinfonia di Mahler con i Bamberger Symphoniker e la direzione di Jakob Hrůša a Tokyo; il Canto della terra con la Brussels Philharmonic diretta da Stephane Deneve; i Folk Songs di Berio con Asher Fisch a Perth. In Italia è stata recentemente ospite a Bologna per la Missa Solemnis sotto la direzione di Asher Fisch, al Festival di Ravello per un Recital di canto, a Milano per alcuni concerti con l’Orchestra Verdi (Requiem di Verdi e Nona Sinfonia di Beethoven), al Regio di Torino per la Zauberflöte e al Petruzzelli di Bari per la Seconda Sinfonia di Mahler. Nel 2022 debutterà nel ruolo di Brangäne (Tristan und Isolde) al Petruzzelli di Bari e di Oktavian (Der Rosenkavalier) al Teatro Comunale di Bologna.

 

 

Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia

19 febbraio ore 20.30

 

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Jukka-Pekka Saraste direttore

Stefanie Irányi  mezzosoprano

 

Berio                   Folk Songs

Čajkovskij           Sinfonia n. 5

 

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