San Camillo: Maternità trasferita, reparto dimezzato
“Sembra impossibile ma al San Camillo si dismettono i servizi per creare uffici amministrativi. I costi della casta non hanno mai fine”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Lo storico padiglione Maternità sarà trasferito nello stabile che attualmente ospita il Flajani e ha spazi molto ridotti. Fra l’altro lo stesso edificio è stato ristrutturato da poco e dovrebbe perciò subire nuovi adeguamenti con improponibile lievitazione dei costi. Ci chiediamo se ciò non configuri un danno erariale”, sentenza Maritato. “L’assurdo sta nel fatto che tale spostamento trova la propria giustificazione nella necessità di trovare spazi per impiegati e dirigenti che attualmente si trovano al Forlanini, altro ospedale che la Regione ha chiuso e che vorrebbe vendere per fare cassa. Non è tollerabile che un reparto con tale storia, tradizione, efficienza venga smantellato, andando a occupare un padiglione dove sono curati i malati oncologici che necessiterebbero di una logistica migliore dell’attuale. Sembra una commedia dell’assurdo. Il tutto parte nel 2011, sempre per esigenze di riduzione dei costi e rientro dal deficit e sempre sulla pelle dei cittadini e, peggio ancora, dei malati. AssoTutela si batterà fino all’ultimo contro tale sciagurata decisione. Se il presidente Zingaretti, assecondato dai suoi muti esecutori – in questo caso il direttore generale Fabrizio D’Alba – intende far campagna elettorale con tali impopolari decisioni, si prepari a sopportarne tutte le conseguenze”, conclude Maritato.
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