Salviamo rospi e rane dallo schiacciamento sulle strade asfaltate….
“In ogni rospo o ranocchio potrebbe celarsi un Principe Azzurro..” (Saul Arpino)
Ricordate quella bellissima poesia in cui si descrive la gentilezza di un cavallo che traina un pesante carretto, e pur oberato dal peso e dalla fatica, quando scorge un rospo ferito da ragazzini crudeli sulla strada, si scansa con difficoltà per salvargli la vita?
Ebbene la natura aiuta se stessa… Ed in verità i rospi sono fra i migliori amici dell’uomo. Altro che pesticidi chimici ed OGM, i veri protettori dell’agricoltura sono i rospi che si nutrono di larve ed insetti nocivi.
Ricordo quando da bambino i miei nonni materni, di Bagnoli di Sopra, mi portavano a spasso nella campagna della Bassa Padana, e mi mostravano un corpulento rospo all’opera fra le foglie verdi, essi mi dicevano “Guarda fratel Rospo che ci aiuta a lavorare i campi… mi raccomando non infastidirlo mai…”.
Ed in verità è rimasto in me un amore spontaneo ed un rispetto verso fratel rospo… e quando scorgo qualche rospetto che si trascina lentamente lungo la strada lo invito a farsi da parte… poiché troppi ne ho trovati spiaccicati sull’asfalto da malaccorti e spediti automobilisti che non si peritano di scansare di pochi centimetri l’autovettura in corsa e sfracellano i poveri anfibi, senza pietà alcuna per la vita…
In questo periodo dell’anno inizia la miragrazione riproduttiva dei rospi. Infatti le piogge e l´aumento delle temperature stanno dando il via, al risveglio dal letargo e alla migrazione dei rospi e di molte altre specie di anfibi.
Migliaia di questi piccoli animaletti, preziosi indicatori di un ambiente non ancora compromesso, effettuano degli spostamenti per raggiungere gli stagni dove riprodursi deponendo le uova.
I rospi comuni (Bufo bufo) di norma agli inizi della primavera nel raggiungere gli stagni e i corsi d´acqua attraversano le strade rimanendo spesso vittime delle automobili; infatti questi anfibi migratori, si muovono in particolari periodi dell’anno e in particolari fasce orarie, quando i valori della temperatura e dell’umidità si alzano con le prime piogge, uscendo dal letargo invernale alla ricerca di stagni e pozze dove deporre le uova; ciò accade di norma nei mesi di marzo ed aprile e nella fascia oraria che va dalle 18.00 alle 23.00.
Svolte le loro funzioni riproduttive ritornano nelle aree di origine seguiti, quattro mesi dopo, dai piccoli, che per la prima volta raggiungono un luogo adatto per rimanervi fino al raggiungimento dell’età adulta pari a 5 anni: solo allora cominceranno a loro volta le annuali migrazioni che possono arrivare a distanze di 2-3 chilometri.
I rospi sono i batraci che maggiormente diventano vittime del traffico, ciò a causa del loro attaccamento al luogo d´origine, ai percorsi di migrazione, alla lentezza dei movimenti e soprattutto al fatto che attraversando la strada, al contatto con l´asfalto ancora caldo, si fermano quasi inebriati.
Scrive Animalista Nata: “Aiutaci a far migrare il maggior numero di rospi, purtroppo a causa del traffico molti di questi splendidi animali non arrivano ai luoghi di accoppiamento rischiando durante la loro migrazione di morire sull’asfalto delle nostre strade. Per aiutarli basta un po’ del tuo tempo libero serale, una torcia, giubbino di sicurezza, stivali e un secchio.”
Ognuno, che ami gli animali, può aiutare gli anfibi in amore a sopravvivere al traffico automobilistico, basta che passeggi lungo le vie provinciali e comunali, sia di giorno che di notte, in prossimita dei corsi d’acqua e degli stagni, ed appena scorge qualche rospetto lo aiuti gentilmente ad attraversare la strada, oppure lo deponga in un secchio e successivamente lo depositi in luogo sicuro.
Per il salvataggio dei rospi si stanno attivando varie associazioni animaliste: LAC, Enpa, Circolo Vegetariano VV.TT. etc. Per svolgere operazioni di salvataggio chiedere informazioni:
Italia Nord Ovest: 349/8803121 – animalistanata@libero.it
Italia Nord Est 347.9385856 – lacveneto@ecorete.it
Centro Italia e Sud – circolo.vegetariano@libero.it
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento