SALARIO MINIMO, DISCARICHE ABUSIVE E CONGEDO DI PATERNITÀ
CONSIGLIO REGIONALE. ZEPPIERI: «SALARIO MINIMO, DISCARICHE ABUSIVE E CONGEDO DI PATERNITÀ: OGGI SONO STATE APPROVATE MOZIONI DI CIVILITÀ».
«La seduta del Consiglio Regionale di oggi è stata la più produttiva in ambito di difesa dei diritti. Approvando infatti tre mozioni che vanno a tutelare il salario minimo, a richiedere la ricognizione delle discariche abusive e a farsi portavoce al livello nazionale sul tema del congedo di paternità, la Regione Lazio ha messo al centro quelli che sono i reali interessi della cittadinanza, superando ogni divisione e contrapposizione politica». Sono le parole della Consigliera Alessandra Zeppieri (Polo Progressista).
«La prima mozione approvata riguarda il salario minimo che viene fissato ai 9 euro l’euro. Si tratta di un punto importante oltre che per il principio che racchiude, anche perché permette la difesa di altri diritti: quello alla salute, all’istruzione e alla cura di sé in generale. Infatti viviamo in un’epoca in cui lavorare non garantisce più l’automatico benessere. Troppo spesso lo sfruttamento, manifesto o mascherato, costringe moltissime famiglie a fare scelte dolorose e che non garantiscono un livello di vita dignitoso».
«Il Consiglio ha votato a favore anche della mozione per avviare una ricognizione generale su tutto il territorio regionale delle discariche abusive. Assistiamo infatti troppo spesso a incendi che partono proprio da siti del genere e che vanno a inquinare in maniera concreta i territori limitrofi. Per questo abbiamo fatto inserire nel testo della mozione anche uno specifico capitolo di bilancio per possibili interventi di bonifica».
«Infine, la Regione si è impegnata a farsi promotrice nelle sedi nazionali alla tempestiva adozione da parte del Governo di norme in materia di congedo di paternità obbligatorio, al fine di estenderne il periodo in linea con i Paesi più avanzati e soprattutto in linea con l’esigenza sociale di riequilibrare il lavoro di cura verso una effettiva condivisione delle responsabilità».
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