SAGRA DELL’UVA ANNULLATA
SAGRA DELL’UVA ANNULLATA, DE FELICE (UNA PAGINA DA SCRIVERE): “DECISIONE GRAVE MA NECESSARIA. RESTIAMO UNITI DI FRONTE A QUESTA SCOSSA EMOTIVA. DIMOSTRIAMO DI ESSERE DAVVERO UNA COMUNITÀ”
“Apprendiamo con grande tristezza la notizia dell’annullamento della 96esima edizione della Sagra dell’Uva. Una decisione grave ma necessaria che ci proietta di fronte a qualcosa di inedito per almeno due generazioni di marinesi. Bisogna infatti tornare alla tragedia delle bombe cadute sulla nostra città nella Seconda guerra mondiale per ritrovare una Marino senza la gioia e l’ebbrezza della sua Sagra. Giusta, altresì, l’idea di rimodulare l’evento in un grande tributo in sicurezza che l’Amministrazione vuole rendere alla memoria del fondatore della nostra festa più antica e importante. Ma ancora più importante sarà stringerci tutti moralmente attorno al senso profondo di identità che la Sagra dell’Uva rappresenta per Marino in tutto il mondo e, per chi crede, attorno alla Vergine del Rosario che non ha mai mancato di proteggere la nostra Marino dalle peggiori temperie”.
Così Gabriella De Felice, speaker del laboratorio civico “Città di Marino – Una pagina da scrivere” commenta la decisione di annullare i festeggiamenti abituali e organizzare diversamente la 96esima edizione della Sagra dell’Uva appena resa nota dal sindaco Carlo Colizza.
“Restiamo uniti e forti per uscire dalla grave emergenza sanitaria e sociale generata dalla pandemia” prosegue De Felice.
“Confidiamo di poter continuare già dal prossimo anno il percorso di avvicinamento alla Sagra del centenario con la ripresa di tutti i suoi riti quasi secolari in un mondo che possa essere finalmente libero dall’incubo della pandemia che sta minando tanto la quotidianità quanto le tradizioni di tutti noi. Adesso non è il momento di dividersi e fare polemiche ma di stare uniti e trovare tutto insieme, Amministrazione, associazioni, forze politiche e civiche, la via d’uscita che veda tutta Marino più forte dopo questa scossa emotiva forte. Quindi – conclude De Felice – ora più che mai è tempo di restare comunità e dimostrare al mondo che ci guarda cosa vuol dire essere marinesi”.
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