Saggio di cantico nel tempio
Marzo 01
18:04
2013
E come sono stanco della mia
vecchia vile e selvaggia terra,
come vorrei andarmene,
a nord,
dove, dicono, la gente è pulita
nobile colta libera ricca
sveglia e felice.
Allora, in congregazione,
i fratelli direbbero
disapprovando:
«E come l’uccello che lascia il nido
l’uomo che se ne va dal suo paese»,
mentre io, ormai lontano, me la riderei
della legge e dell’antica saggezza
di questo mio arido popolo.
Non potrò mai realizzare il sogno
e me ne starò qui fino alla morte.
Perché anch’io sono un vile
e un selvaggio ed amo in più
di disperato amore
questa mia povera
sporca triste e sventurata patria.
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