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Al Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola da Sabato 2 a Domenica 10 Aprile in occasione della XXVI Festa delle Camelie esposti i documenti originali che testimoniano la genesi della celebre commedia musicale italiana.

RUGANTINO di Luigi Magni

Il sipario del Teatro Sistina, si è alzato ancora una volta sullo spettacolo musicale che più di tutti identifica la tradizione italiana, Rugantino. Gli attori protagonisti Michele La Ginestra e Massimo Wertmuller hanno raccontato in alcune interviste che quella del maestro Luigi Magni non fu proprio una collaborazione artistica. Racconto mai più vero, che ci ha dato lo spunto per andare a cercare nell’archivio della Fondazione ed esporre in occasione della Festa delle Camelie gli originali che sono la testimonianza inconfutabile della vera genesi della commedia.

Era il 1962, quando Magni, scrisse un trattamento cinematografico, dove faceva uscire dalla cantina dove era stato lasciato “in pegno” da Gaetano Santangelo “Ghetanaccio” il burattino Rugantino. Lo faceva uscire in sembianze umane per raccontarne le gesta e la storia. Registi del film dovevano essere Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa.

Il film per chissà quale motivo salta e il trattamento arriva al teatro Sistina dove Garinei e Giovannini con Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa lo trasformano nella celebre commedia musicale che con le musiche del maestro Armando Trovajoli fa ancora sold out ogni volta che viene messo in cartellone.

Gigi Magni venne messo come collaboratore artistico perché cinque autori per una commedia musicale erano troppi come ha spesso raccontato in numerose interviste facilmente rintracciabili online.

Oggi a 60 anni dallo storico debutto al Sistina con protagonisti Nino Manfredi – Lea Massari – Bice Valori – Aldo Fabrizi senza voler far nessuna polemica ma per il solo amore della verità vogliamo raccontare questa storia che è stata per Magni motivo di rammarico per gran parte della sua carriera invitandovi a venire a vedere i documenti originali e scoprire da voi stessi che tutto questo è assoluta verità.