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Royal Affair

Royal Affair
Agosto 28
17:29 2013

royal affairDanimarca 1770. La passione segreta che la regina Caroline Mathilda (Alicia Vikander) nutre per il medico del re, l’influente Struensee (Mads Mikkelsen), cambierà per sempre il destino dell’intera nazione. Royal Affair narra di una pagina epica della storia danese. Il film racconta di come la relazione amorosa e intellettuale, tra Caroline Mathilda e Struensee, fortemente influenzata dai filosofi illuministi, Rousseau e Voltaire, condurrà al ribaltamento dell’ordine sociale esistente e innescherà le rivoluzioni che infiammeranno l’Europa vent’anni dopo. Nelle sale dal 29 agosto.

Siamo in Danimarca nel 1770. Il paese è guidato dal re ventunenne Christian VII. Giovane e dedito ai suoi passatempi, il sovrano preferisce lasciare la gestione del potere nelle mani di alcuni consiglieri conservatori e corrotti.
Preda dei suoi capricci, il giovane Christian VII trascura la giovane sposa, la cugina britannica Caroline Mathilda e il proprio erede, preferendo a loro la compagnia di donne dissolute. I ministri preoccupati per le scelte trasgressive e folli del re chiedono aiuto a un medico tedesco, Johann Friedrich Struensee, uomo istruito e progressista. Struensee riuscirà a conquistare la fiducia del re. Sotto la sua influenza, il sovrano accetterà di riconciliarsi con la giovane regina abbandonata e inizierà ad interessarsi ai destini della propria nazione.
I buoni rapporti con il sovrano, faranno guadagnare a Struensee la posizione di ministro e lo avvicineranno alla regina Caroline Mathilda.
Come ministro Struensee condurrà, a nome di Christian VII, una politica liberale e umanista ispirata alle idee illuministe e promuoverà delle riforme ritenute fino al quel momento inaccettabili dalla nobiltà danese, come l’abolizione della schiavitù, della tortura e del carcere per debiti.
La politica riformista di Struensee e la familiarità esibita con la regina non saranno viste di buon occhio dalla madre del sovrano e dai consiglieri che l’avevano raccomandato che decidono di eliminarlo.

La discendenza di Struensee e della regina Caroline Mathilda

Luisa Augusta di Danimarca (1771-1843) la secondogenita del re Christian VII e della regina Caroline Mathilda, è convinzione diffusa che fosse la figlia naturale di Johann Friedrich Struensee.
Dopo l’arresto di Struensee e la condanna all’esilio della regina Caroline Mathilda, la bambina fu cresciuta alla corte di Copenaghen con il fratello maggiore, il futuro Federico VI, sotto la sorveglianza della regina vedova.
Nel 1789, le fecero sposare un cugino, Federico Christian, figlio maggiore del duca d’Augustenburg. Bella e popolare, la principessa era soprannominata “la Venere della Danimarca”.
Dal suo matrimonio nacquero tre figli:
Carolina Amelia (1796-1881), che fu regina di Danimarca grazie al matrimonio con Christian VIII.
Christian Augusto (1798-1869), duca di Schleswig-Holstein Augustenburg, una cui nipote Augusta Vittoria divenne la moglie dell’imperatore tedesco Guglielmo II.
Federico Augusto (1800-1865), principe di Nør.
Tra gli attuali sovrani regnanti, sono discendenti diretti di Struensee, Gustavo di Svezia e Costantino II, re di Grecia fino al 1974, la cui sorella maggiore, Sofia, è anche la moglie di Re Juan Carlos I di Spagna.
Tra gli altri discendenti, la principessa Alexandra di Hannover, figlia di Carolina di Monaco e del principe Ernst Augusto di Hannover.
Senza la modifica della legge di successione del 1953, che limitava il trono ai discendenti legittimi del re e che permetteva alle donne di salire al trono solo se non avevano fratelli e se non c’erano altri eredi maschi, un discendente di Struensee regnerebbe oggi in Danimarca.

Note del regista
ROYAL AFFAIR narra di uno degli eventi più straordinari della Storia della Danimarca.
Ogni volta che presentavo il progetto a produttori stranieri, stentavano a credere che si trattasse di una storia vera e che tali eventi fossero accaduti alla fine del 700. In Danimarca invece, tali fatti vengono studiati a scuola e sono stati scritti più di 15 libri (dalla biografia storica al romanzo) sull’argomento oltre che un’opera e un balletto.
Ho desiderato ispirarmi ai grandi film epici degli anni ’40 e ’50, il cui approccio letterario, incentrato sui personaggi si allontanava dai canoni delle sceneggiature convenzionali della propria epoca. Con il mio team, volevamo dare un punto di vista contemporaneo a quest’affresco storico, non volevamo soltanto “mostrare” la storia attraverso vestiti e acconciature dell’epoca ma dare forza ai personaggi e alle loro vicende.
Benchè le scenografie e i costumi siano chiaramente ispirati al periodo (Mikkel Følsgaard che recita la parte del re Christian pensa sempre che la frase d’approccio al film sarebbe dovuta essere “grandi emozioni, grandi parrucche”), il film è stato realizzato con un taglio e montaggio assolutamente contemporanei.
Infine, la musica originale di Gabriel Yared e Cyrille Aufort da forza al tutto e sottilinea la matrice epica del film.
Nikolaj Arcel

 

INTERVISTA A NIKOLAJ ARCEL, REGISTA DI ROYAL AFFAIR

Come le è venuta l’idea del film?
Sono sempre stato affascinato, nonostante la mia età, dai grandi lungometraggi epici hollywoodiani degli anni ’40 e ’50, da film come Via col vento. Ho sempre desiderato poter realizzare questo genere di film. Dopo il mio secondo lungometraggio, cercavo un tema che potesse avere una dimensione epica. Questa storia si è imposta naturalmente. In Danimarca, la storia di ROYAL AFFAIR è molto popolare.

Come è riuscito a portare sullo schermo questa storia?
La difficoltà di questo soggetto, è che si tratta non solo di una grande storia d’amore ma anche di un thriller politico, bisognava quindi mescolare i due generi senza che il film diventasse confuso. Abbiamo lavorato sulla sceneggiatura per otto mesi per riuscire a miscelare passione e potere.

Quali sono le principali sfide da raccogliere per adattare un argomento storico al cinema?
Principalmente tenere a bada i costi. Un budget danese medio è insufficiente per questo tipo di film. Di conseguenza, ho dovuto essere molto pragmatico e preciso su ciò che volevo realizzare. Dato che si tratta di un film con una forte identità danese, sapevo di non poter fare Via col vento o Il ponte sul fiume Kwai. La sfida principale per noi, da un punto di vista creativo, era di ripensare il film storico scandinavo.
Di solito sono film piuttosto lenti, descrittivi della realtà storica e poco moderni. Per far entrare il film storico scandinavo nel nuovo millennio, c’è stato bisogno di trattare il film in modo chiaramente contemporaneo.
Si è realmente attenuto ai fatti storici?
Visto la popolarità di questi eventi nella storia danese, abbiamo rispettato i fatti pur concedendoci qualche libertà drammaturgica.

Perché ha scelto Mads Mikkelsen, Alicia Vikander e Mikkel Boe Følsgaard per le parti del Dottore Struensee, della regina e del re?

Ho subito pensato a Mads per la parte di Johann Struensee. Era perfetto, è intelligente, misterioso e seducente, totalmente credibile nella parte dell’amante della giovane regina. Ho avuto la fortuna di scoprire Alicia che incarnava la mia visione della regina Caroline Mathilda.
A proposito della parte di Christian VII, ho pensato a vari attori. Christian è un personaggio essenziale e difficile da interpretare. Un po pazzo, divertente, cupo! Ha tutte queste sfaccettature. Serviva qualcuno di totalmente nuovo per interpretarlo. La mia direttrice di casting mi ha allora fatto vedere una registrazione che aveva fatto con Mikkel Følsgaard, e l’ho trovato incredibilmente giusto per la parte
Ha girato il film in Repubblica Ceca. Com’è riuscito a ricostruire la Danimarca del 700?
In Danimarca, i castelli sono stati fortemente rinnovati e hanno oggi un aspetto quasi moderno. A Praga e dintorni, abbiamo trovato le ambientazioni ideali: strade, castelli e case che rappresentavano perfettamente la Copenaghen del Settecento.
Il film ha benificiato anche del contributo di un compositore premiato agli Oscar, Gabriel Yared. Com’ è riuscito a coinvolgerlo in questo film?
Ero preoccupato dalla musica e dalla colonna sonora del film. È davvero difficile fare una buona musica di film d’epoca e non abbiamo tanti compositori attratti dal melodramma o dal romanticismo in Danimarca, in Svezia e in Norvegia. Ogni volta che mi presentavano un compositore, dicevo sempre ai miei produttori che volevo che assomigliasse di più al lavoro di Gabriel Yared. È il compositore del Paziente Inglese, musica che adoro e che ascoltavo mentre scrivevo la sceneggiatura. Alla fine quindi l’hanno contattato. L’ho incontrato a Parigi e gli ho parlato della storia e delle nostre ambizioni. Ha accettato di scrivere il tema principale del film. Ero felicissmo! È un onore avere potuto lavorare con lui e il suo co-compositore Cyrille Aufort.
Ci racconta il tema principale di questa storia?
Alla fine del Settecento, nel giro di qualche anno, grandi eventi sono accaduti in Danimarca. Il medico di provincia Johann Struensee arriva alla Corte, diventa l’amante della regina, il migliore amico del re e diventa sempre più influente. Guida le decisioni del re per circa un anno. Durante questo periodo modernizza l’intero paese. Struensee era un rivoluzionario che avviò riforme straordinarie in un intervallo di tempo molto breve. Sfortunatamente tutto ciò finì tragicamente. Alla fine degli anni 1760, aveva dato inizio ad una mutazione profonda del paese che, sotto l’impulso del movimento dei Lumi, avrebbe contaggiato l’Europa.

Cosa si può ricordare oggi di quella storia?
Johann Struensee era un vero visionario per la sua epoca. Penso che sia quello che manca a volte nella politica moderna. Era un uomo molto semplice, un medico di provincia che guardò il mondo e disse: “qualcosa non funziona, i ricchi sono sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri”. Riuscì ad avere accesso al potere e decise di provare a cambiare tutto applicando le idee dei filosofi francesi Rousseau e Voltaire, ancora prima che tali idee influenzassero la rivoluzione francese.

Biografie
NIKOLAJ ARCEL – SCENEGGIATORE E REGISTA
Nato il 25 agosto del 1972 in Danimarca, è diplomato della National Film School of Denmark. Il film con cui si è diplomato WOYZECK’S LAST SYMPHONY ha vinto premi prestigiosi a Monaco di Baviera e a Clermont- Ferrand. A Tel Aviv, Nikolaj Arcel ha ricevuto il Premio del regista più promettente. Ha scritto la sceneggiatura del film per bambini KLATRETØSEN/ CATCH THAT GIRL (2002), che ha ricevuto anche numerosi premi.
Il suo primo lungometraggio KING’S GAME (2004) si è classificato in testa alle classifiche del box office danese. Il film ha vinto numerosi premi, tra cui quello della miglior sceneggiatura (per Nikolaj Arcel e il suo co-autore Rasmus Heisterberg) a Viareggio.
L’ILE AUX SORCIERS (2007) ha vinto premi a Chicago e Leeds e ha vinto cinque Danish Film Academy Robert Awards. Arcel e Heisterberg hanno di nuovo lavorato insieme alla scrittura delle sceneggiature del film d’animazione JOURNEY TO SATURN (2008), del film svedese di Niels Arden Oplev MILLENIUM (2009), e del terzo film di Nikolaj Arcel TRUTH ABOUT MEN (2010). ROYAL AFFAIR,il suo quarto lungometraggio come regista, ha ricevuto il premio della miglior sceneggiatura al Festival di Berlino 2012.

GABRIEL YARED – COMPOSITORE
Di origine libanese, Gabriel Yared compone musiche da film da 35 anni. Inizia la sua carriera come arrangiatore per cantanti come Françoise Hardy, Charles Aznavour e Gilbert Bécaud. Inizia al cinema con SI SALVI CHI PUO’ di Jean-Luc Godard. Da allora ha composto le musiche di film per Jean-Jacques Beineix, Robert Altman et Jean-Jacques Annaud. Gabriel Yared ha ricevuto numerosi premi, tra cui il César della miglior musica per L’AMANTE (1993), l’Oscar della miglior musica drammatica originale per IL PAZIENTE INGLESE (1997), e l’European Award d’onore per il suo contributo europeo al cinema mondiale nel 2010.

GLI ATTORI

MADS MIKKELSEN (Johann Friedrich Struensee)
Riconosciuto internazionalmete e pluripremiato, Mads Mikkelsen è una star di primo piano nel suo paese d’origine, la Danimarca. Ha iniziato la sua carriera con PUSHER di Nicholas Winding Refnen 1996, seguito da PUSHER 2 nel 2004. Nel 2006, ha recitato in DOPO IL MATRIMONIO di Susanne Bier. Lo stesso anno la sua interpretazione del nemico di James Bond in CASINO ROYALE, lo fece conoscere sul piano internazionale. Da allora, Mads è apparso in varie ruoli di primo piano in produzioni internazionali come VALHALLA RISING – REGNO DI SANGUE (2009), COCO CHANEL E IGOR STRAVINSKY (2009), SCONTRO TRA TITANI (2010), e I TRE MOSCHETTIERI (2011). Nel 2011, Mads Mikkelsen ha ricevuto il prestigioso European Achievment in Word Cinema, come riconoscimento del suo notevole contributo al mondo del cinema, consegnatogli dalla European Film Academy. Mads Mikkelsen ha ricevuto il premio come miglior interpretazione maschile al 65° Festival di Cannes per IL SOSPETTO, di Thomas Vinterberg. L’attore è Hannibal Lecter nella serie tv HANNIBAL, in onda in America dal 4 Aprile.

ALICIA VIKANDER (La regina Caroline Mathilda)
Alicia Vikander è svedese, nata il 3 ottobre 1988. Ha seguito per nove anni una formazione di ballerina classica alla Royal Swedish Ballet School, e poi all’Opera di Stockholm, e ha ottenuto una parte in The Rain (2007). Alicia ha anche recitato in varie produzioni dell’Opera di Goteborg, tra cui I Miserabili e La Mélodie du Bonheur. Ha iniziato col cinema nel dramma svedese PURE (2010), e ha vinto il Guidbagge (il Davide di Donatello svedese) come miglior attrice per la sua interpretazione di Katarina. Nel 2010, ha recitato in CROWN JEWELS e nel 2011, intepretava la parte di Kitty in ANNA KARENINA di Joe Wright.

TRINE DYRHOLM (Juliane Marie)
Nata nel 1972, Trine Dyrholm si diploma alla Danish National School of Theatre nel 1995. A soli 14 anni, Trine conosce un grande successo con il suo gruppo Trine & The Moonlighters che vince nel 1987 il concorso della miglior canzone danese. Nel 1990, Trine Dyrholm debutta al cinema in SPRINGFOLD di Eddy Thomas Petersen. Da allora, ha recitato in numerosi film, spettacoli teatrali e serie televisive come “Taxa” (1997), i film THE CELEBRATION (1998), DAISY DIAMOND (2007) e il film di Susanne Bier IN A BETTER WORLD (2010), che ha ricevuto l’Oscar come miglior film straniero e il Golden Globe per il miglior film europeo.

FESTIVAL DI BERLINO 2012

MIGLIOR ATTORE Mikkel Boe Følsgaard

MIKKEL BOEFØLSGAARD (il Re Christian VII)
Nato nel 1984, Mikkel Boeflølsgaard studia attualmente alla Danish National School of Theatre. È stato la vedette delle serie televisive danesi “Those Who Kill” (2010) e “Bryggeren” (1996). Ha anche recitato in vari spettacoli teatrali, tra cui, Men Who Hate Women (2010), Metamorphose (2010), Melampe (2010) and Hov? Tjek! Tjekhov (2010). Mikkel Boeflølsgaard ha ricevuto il premio per l’ interpretazione maschile per ROYAL AFFAIR al Festival di Berlino nel 2012.

DAVID DENCIK (Guldberg)
Nato nel 1974, David Dencik è cresciuto a Copenaghen ma è vissuto a Stoccolma per tanti anni. Diplomato nel 2003 alla Teaterhögskolan, ha recitato in vari film come LA TALPA (2012), ROSA MORENA (2010), KANDIDATEN (2008) e DAISYDIAMON (2007). Ha ricevuto il ROBERT (il Davide di Donatello Danese) come miglior attore per A SOAP (2006), consegnatogli dalla Film Academy of Denmark.

FESTIVAL DI BERLINO 2012 – Orso d’Argento

MIGLIOR SCENEGGIATURA Rasmus Heisterberg e Nikolaj Arcel

MIGLIOR ATTORE Mikkel Boe Følsgaard

PHILADELPHIA FILM FESTIVAL 2012 – Premio del Pubblico

CÉSAR 2013 – Nomination miglior film straniero

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