Rossa una rosa per Stefania
In realtà tutto si è risolto ed è stato assorbito da un breve, intensissimo e magico omaggio alla ‘presenza’ di Stefania simbolicamente portata in scena da cinque lampi d’arte: la poesia di Maria Lanciotti, la voce recitante di Adonella Monaco, la danza di Emanuela Zura Puntaroni, la musica del flauto di Annalisa Spadolini ed i video di Antonio Limonciello, tutti vibranti nella stessa direzione, un canto variegato eppure unico. Così, per quella meraviglia delle sintonie umane che tutto stravolgono, non c’è stato spazio per canoniche relazioni o discorsi che non siano stati quelli di affettuoso omaggio per una persona speciale. Qui solo con alcuni versi possiamo sperare di suggerire appena l’atmosfera luminosa della serata: (…) E tu che volevi essere mare/ Mare sei/ (lo sguardo umido/ sotto le lunghe ciglia)/ La tua casa immensa/ Fra onde e stelle/ E tu scavalchi finestre/ Imposte chiuse/ Per spalancare vani e lasciare impronte/ (Loba che dove passa/ lascia il segno)/ E ovunque sei/ … (il flauto accompagna la tua danza).
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento