Roma: inquinamento
“I dati relativi l’inquinamento atmosferico a Roma, determinato principalmente dal traffico automobilistico, e gli “sforamenti” dei limiti consentiti sono davvero preoccupanti ed un intervento di emergenza si impone nell’immediato. Quanto dichiarato dai rappresentanti del Comune di Roma in tal senso desta grande perplessità e preoccupazione, soprattutto la loro aprioristica avversione allo strumento dei blocchi di emergenza della circolazione. Interventi di emergenza ed interventi strutturali non vanno posti sullo stesso piano, poiché si tratta di azioni parallele che gli amministratori hanno il dovere di adottare e governare con intelligenza. – afferma Filiberto Zaratti, Assessore regionale all’Ambiente – I limiti imposti alla qualità dell’aria non sono semplici numeri ma limiti sanitari. La salute dei cittadini non può attendere e le norme impongono l’adozione di interventi immediati una volta verificati gli “sforamenti”: ad es. la d.g.r. 1316/2003 prevede che fin dal secondo giorno di “sforamento” possano essere adottate misure tra le quali le restrizioni del traffico automobilistico. Non si possono attendere i risultati degli interventi strutturali mentre i cittadini respirano polveri velenose. A condizioni di emergenza si risponde sempre e comunque anche con risposte di emergenza, parallelamente all’individuazione e alla realizzazione di misure strutturali”.
“L’Assessorato Ambiente regionale ha elaborato e presentato il “Piano di Difesa della qualità dell’Aria”, che ha ricevuto parere positivo da tutti gli enti locali coinvolti e dalla Commissione Ambiente. Nel Piano sono previsti sia interventi strutturali che quelli emergenziali, fra questi i blocchi programmati di chiusura del traffico, che consentono di dare una risposta immediata a livello sanitario senza creare eccessivi disagi ai cittadini che possono organizzarsi per tempo. Inoltre il Piano migliora le misure previste dalla d.g.r. 1316 imponendo non solo gli interventi immediati successivi agli sforamenti ma anche il protrarsi delle misure fino a garantire il mantenimento dei valori sopra il limite consentito. – conclude Zaratti – Ho chiesto al Presidente del Consiglio Regionale di verificare la possibilità di far approvare dal Consiglio Regionale il “Piano di Difesa della qualità dell’Aria”, data l’eccezionalità del caso e gli aspetti sanitari connessi, ritengo infatti che via siano chiaramente le condizioni per la convocazione straordinaria del Consiglio Regionale trattandosi di questioni relative la salute dei cittadini ed anche per evitare l’infrazione comunitaria che verrà certamente proposta in mancanza di azioni concrete previste dalle normative europee”.
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