Roma, gli artisti ed altri viaggiatori – 1/5
Uno sguardo sulla città attraverso gli occhi e le sensazioni di visitatori o abitanti stanziali molto particolari, quali gli artisti ed i viaggiatori del Gran Tour, gli scrittori di passaggio e tanti altri personaggi che arrivano in una città unica al mondo. Per molti di essi scoccherà la scintilla dell’amore a prima vista, per altri maturerà durante il soggiorno e per altri ancora non scoccherà affatto.
Si può iniziare con un personaggio di un recente passato a tutti ben noto, Peppino De Filippo, terzo dei tre figli illegittimi nati da Eduardo Scarpetta e Luisa De Filippo – dopo Eduardo e Titina – nipote di donna Rosa, moglie del grande ed affermato Scarpetta, attore e commediografo del teatro napoletano. L’unione è di dominio pubblico, quasi un matrimonio parallelo; le due famiglie vivono molto vicine in eleganti quartieri napoletani. Eduardo Scarpetta quando si muove con la compagnia, porta con sé entrambe le famiglie. Luisa ed i figli si trasferiscono quindi a Roma insieme agli Scarpetta e prendono alloggio in via Bocca di Leone in un appartamento comunicante con quello della famiglia “regolare” di Eduardo Scarpetta: “Io, i miei fratelli e nostra madre prendemmo casa in via Bocca di Leone 3, al primo piano e lì, in un appartamento accanto, separato da una porta di comunicazione, venne ad abitare anche don Eduardo con tutta la sua numerosa famiglia. Molto accomodante fu sempre donna Rosa verso suo marito. Adesso, per allora, mi spiego con amarezza nel cuore il modo di intendere e di vedere certe cose che accadevano nella mia famiglia”. Forte e molto sentito il legame di Peppino con Roma, come emerge da questo brano, un bellissimo atto d’amore verso la città che lo ha accettato da sempre e senza riserve: “Roma è bella. Amo il suo cielo, i suoi tramonti, le sue albe, le sue strade, i suoi vicoli, il colore dei suoi palazzi, le sue mura antiche, i suoi monumenti, i suoi parchi ed i ruderi dei suoi templi pagani. La amo da innamorato romantico e da amante folle nel tempo stesso. Vi sono al Verano pochi metri quadrati di terreno che mi accoglieranno, e sono lieto di sapere che, un giorno, sarò tutt’uno con la terra su cui sorge ad ogni alba, da millenni, la serena incomparabile bellezza di Roma”. Ed infatti Peppino riposa al Verano in una tomba di famiglia in cui si trova anche la sorella Titina, ma non Eduardo, sepolto sempre al Verano ma in altra tomba.
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