“Roma città aperta e il rastrellamento del Quadraro” con gli studenti dell’IIS Amari-Mercuri
Il 25 aprile celebrato ieri in tutta Italia ha fatto sì che numerose manifestazioni abbiano ricordato la storia di un passato fatto di resistenza, lotte, sacrifici, battaglie alle quali hanno partecipato anche i civili, spesso vittime innocenti travolte da un folle destino di violenza. Ovunque, già nei giorni precedenti, diverse realtà culturali, sociali, politiche hanno organizzato incontri e manifestazioni, avvicinando e coinvolgendo, anche nelle scuole, giovani studenti.
Tra queste, nella Sala Consiliare di Ciampino, l’IIS Amari-Mercuri ha preso parte lo scorso 18 aprile con i suoi studenti all’evento “Roma città aperta e il rastrellamento del Quadraro”.
Definita l’Operazione Balena, il 17 aprile 1944, truppe militari tedesche comandate da Herbert Kappler rastrellarono il popolare quartiere definito dal colonnello delle SS “nido di vespe”, arrestando circa 2000 uomini dai 16 ai 70 anni: tra loro, circa 700 finirono in Germania, schiavi di Hitler nei campi di concentramento.
Patrocinato dal Comune, coordinato da Antonio Rugghia, con la presenza di Eleonora Persico presidente della Pro Loco, l’incontro ha visto protagonisti gli alunni della classe VA LC e gli alunni della VC LC coordinati rispettivamente dai loro docenti, la prof.ssa Eugenia De Simone e il prof. Massimo Maggi.
Nel corso della manifestazione culturale gli studenti hanno presentato lavori molto significativi, in tema con l’argomento.
Innanzitutto gli alunni Aurora Romagnoli, Anita Riccardi ed Emanuele Colucci, frequentanti l’indirizzo audiovisivo e multimediale, hanno mostrato un interessante video sul quartiere del Quadraro, mettendo in luce la storia del luogo, tra passato e presente. Successivamente, accompagnati dalla musica, gli studenti della VA LC alunni del corso di studi a indirizzo figurativo Lavinia Diamanti, Riccardo Siciliano e Camilla Tiraferri hanno letto brani significativi riferiti al rastrellamento del Quadraro e ricordando l’eroica figura di Don Giocchino Rey, personaggio fondamentale per i fatti storici narrati.
Gli studenti Leonardo Di Ceglie e Mattia Mannarini hanno poi illustrato ai presenti lavori grafici realizzati nel corso di un ex-tempore sul tema in oggetto e rappresentativi del dramma umano vissuto dalla popolazione durante il secondo conflitto mondiale, ricordando i tragici eventi che hanno visto protagonisti proprio la nostra Capitale e questo quartiere a noi così vicino.
A rappresentare l’Istituzione scolastica, la prof.ssa Milena Iacuzzo, responsabile della Funzione Strumentale Rapporti con il Territorio e Social che quale portavoce della scuola ha dichiarato,:
“Partecipare a questo tipo di iniziative ci consente non solo di rinsaldare il nostro rapporto con il territorio, ma anche di attuare un tipo di didattica che esula dalle mura scolastiche e dalle pagine scritte; consente inoltre ai talenti dei nostri studenti di trovare molteplici forme espressive e ai nostri giovani di conoscere, vivere ed essere davvero testimoni del racconto storico.
E’ a loro, infatti, che abbiamo il dovere di narrare, rendendoli protagonisti, perché certe epoche buie non ritornino mai più”
A conclusione dell’evento, l’intervento del partigiano Angelo Nazio ha ricordato quanto, tra le piaghe della guerra e dei rastrellamenti, fosse infida e tragica la delazione che condannava fratelli, vicini, amici, nemici a un destino di sofferenza…
In tutti i presenti resti chiara l’eco della voce dell’anziano, quando mette in risalto la necessità di trasmettere ai giovani la memoria, educandoli ai valori della democrazia e della libertà, studiando e conoscendo la storia e la Costituzione, ricordando con rispetto e gratitudine quanti hanno lottato e dato la vita per ottenerla …
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