Roma. Ciclo Rifiuti, Infrastrutture, pericolo criminalità
Roma. PCI Ciclo Rifiuti, Infrastrutture, pericolo criminalità. La soluzione è la totale gestione pubblica
Il Partito Comunista del Lazio e di Roma, durante una apposita riunione in cui ha affrontato le questioni attinenti al dramma ambientale causato dall’incendio di Malagrotta, ritiene sottolineare alcuni elementi ed indicare la forte soluzione poltiica e amministrativa del problema. “Innanzitutto – hanno commentato Eros Mattioli, coordinatore PCI Roma e Oreste della Posta, segretario PCI Lazio – esprimiamo totale solidarietà ai lavoratori del comparto che direttamente o indirettamente sono coinvolti nella vicenda proprio in quanto dipendenti anche a rischio salute. Allo stesso modo, esprimiamo soldiarietà ai cittadini, decine di migliaia, che in quanto residenti vicinissimi o nei quartieri vicini sono anch’essi coinvolti nelle ricadute inquinanti a seguito dell’incendio stesso, così come è per i numerosi operatori agricoli. Quindi, – continuano i dirigenti comunisti – prendiamo atto delle indicazioni e dei dati, purtroppo oggettivamente allarmanti, che Arpa Lazio ha diffuso e le prescrizioni che unitamente alle autorità sanitarie stanno impartendo. In quanto portatori di cultura politica, ambientale e amministrativa ci sentiamo di evidenziare a nome di tutto il Partito, come questo risultato (dell’incendio) non sia un episodio casuale. Infatti più d’uno, se si fa mente locale all’incendio TMB Salario, o al deposito Eco X di Pomezia, per non dire dei siti colpiti dal fuoco in tutta Italia, nascondono almeno due aspetti inquietanti: uno la non soluzione di determinato stoccaggio, tale da “giustificare” il fuoco che interviene a liberare gli eccessi di accumuli; l’altro, peggiore della intenzionalità criminale dell’atto, quindi riconducibile a pratiche di pressione e/o ricatto che solo la criminalità attua. Ciò sta a significare, per noi comunisti – continuano Della Posta e Mattioli – che da un lato amministrativamente la gestione emergenziale, senza una vera programmazione dà questi risultati. Come addentelleto ulteriore, basti pensare alla miopia del Sindaco Gualtieri a riproporre un inceneritore da 600 mila tonnellate, cioè proprio una megastruttura ingestibile in emergenze come quello andato a fuoco a Malagrotta ora. Ma, ancora di più, e questo denunciamo e indichiamo con forza, – concludono i due del PCI – che politicamente, nel ciclo dei rifiuti, così come dovrebbe essere per il ciclo delle acque (visto l’esito, finora tradito dai Governi Destra, Lega, PD, M5S) l’unica soluzione possibile è la totale gestione pubblica di tali attività primarie nelle moderne società. Quindi, Comuni o Regioni, devono assumere non solo gli indirizzi e la programmazione concreta, ma anche la gestione di Rifiuti e Acqua.”.
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