Rollo: appello a Lorenzin e Zingaretti per l’endometrosi
Nel corso della seduta di consiglio del Municipio Roma XV, tenutasi lo scorso giovedì, è stata approvata all’unanimità la mozione presentata dalla Presidente della Commissione Politiche Sociali e Sanitarie del Municipio XV Agnese Rollo, riguardante l’istituzione di un Osservatorio e di un Registro dell’Endometriosi e la predisposizione di un codice di esenzione per visite ed esami legati alla diagnosi e cura della patologia.
“L’endometriosi è stata di recente inserita nei cosiddetti LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, tabelle che garantiscono al malato di usufruire delle prestazioni sanitarie pagando solo il ticket – spiega la consigliera del PD Agnese Rollo – Si tratta di un grande risultato per le donne affette da questa patologia, che in Italia sono circa tre milioni, tuttavia il provvedimento non è stato ancora attuato, in attesa della relazione tecnica da sottoporre alle Regioni. Purtroppo si tratta di una malattia estremamente debilitante e invalidante, le cui cause risultano ancora di natura incerta e le cui terapie non sortiscono lo stesso effetto in tutte le pazienti.Da qui la difficoltà di prevedere i costi delle terapie, in alcuni casi estremamente elevati. Inoltre la qualità di vita della donna affetta da endometriosi risulta avere un notevole impatto anche sulla vita lavorativa, per l’impossibilità di svolgere la propria attività in condizioni di serenità e di salute. Per questi motivi e considerato l’impegno che il Municipio XV ha manifestato nell’opera di sensibilizzazione nelle scuole superiori sulle cause dell’endometriosi, è nata l’idea di questa mozione, mirata a sollecitare con urgenza il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a istituire un osservatorio e un registro dell’endometriosi, per avere dati epidemiologici complessivi, e a predisporre un codice di esenzione per visite ed esami. L’endometriosi è una malattia cronica che va presa seriamente in considerazione, nel rispetto del diritto alla salute come recita l’articolo 32 della Costituzione. Ci auguriamo che la realizzazione di tali iniziative si concretizzi nel più breve tempo possibile, per dare un supporto a tutte le donne che ogni giorno combattono contro questa patologia.”
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