Rocca Priora: se ci sei batti un colpo
Stancamente, come ogni anno, la stagione dei “ristoranti all’aperto” è terminata. La soddisfazione degli organizzatori è comprensibile, molto meno quella degli amministratori. I numeri snocciolati della partecipazione alle “cosiddette feste” riguarda sostanzialmente le ore serali, dall’apertura della ristorazione, sino alla sua chiusura (tempo permettendo).
Per quanto riguarda la vita sociale del nostro paese, viene da chiedersi dove siano i concittadini. Il ferragosto, la festività del Santo Patrono S. Rocco, calma piatta, un paese deserto. Una passeggiata per il paese, un incontro con amici per un caffè o quattro chiacchiere, un rapporto sociale vivo in un ambiente prettamente di paese. Tra amici ci si guarda dicendosi: ti ricordi gli anni 60 – 70, le strade erano piene di gente.
L’alternarsi delle varie manifestazioni non propone nulla di tutto ciò, fatto salvo la ristorazione serale e l’ormai inflazionato ballo serale. Assenti tutte le altre forme, che nell’arco della giornata, propongano incontri o spettacoli rivolti ai cittadini. Da considerare che le frequentazioni serali sono spesso preda delle borgate romane in cerca di refrigerio e cibo a basso costo. Al di là di un riscontro economico dell’associazione organizzatrice, il nostro paese non vive la “festa” fattore che potrebbe fungere da collante nelle tre anime distinte del nostro paese: centro urbano, piani di Ciano, Colle di Fuori.
Da oltre trent’anni Rocca Priora vive un continuo e lento declino, da paese turistico a due passi da Roma, a dormitorio dei Castelli e provincia. R.P. è l’unico paese dei Castelli Romani che dispone di un panorama a 360°, praticamente una terrazza sul Lazio. Dalla foce del Tevere alla città eterna, dai monti Sabini ai Prenestini e gli Ernici, dalla valle del Fiume Sacco sino ai monti dell’Artemisio, l’interno del Vulcano Laziale e di nuovo il mare con molti Castelli Romani in bella vista.
Non so quanti conoscano questa emozionante visione. Partendo da via Lazio, dove il marciapiede è destinato a parcheggio, strada a doppio senso e pedoni nel mezzo, tra una macchina e l’altra si possono vedere il mare (tempo permettendo anche navi in transito), la città di Roma (dove spiccano S. Pietro, l’Olimpico, la Farnesina), la Sabina e parte dei Prenestini. A secondo della stagione il Sole tramonta sul mare o sopra la città eterna. Lo spettacolo è garantito, il posto è occupato. Continuando per via Giacci si può continuare a seguire la catena montuosa degli appennini fino alla valle del Fiume Sacco ed ai monti di Rocca Massima. Anche qui, camminando per strada, con le prime file occupate dalle macchine. Proseguendo si arriva a piazza Zanardelli, sotto il maestoso Castello fortezza dei Savelli, su cui si possono ammirare antenne, discendenti, finestre all’inglese, corredato da lampioni e cavi elettrici. Sull’altro lato una passeggiata che ci conduce da Monte Cavo sino alla foce del Tevere, convogliando in un solo percorso il panorama di via Lazio e via Giacci. Chiaramente anche questa piazza è adibita a parcheggio macchine, evitando così quelle fastidiose aiuole in erba e fiori da dover annaffiare e curare.
Il percorso descritto riguarda la vetta del monte su cui posa il centro storico di R.P., anche questo, purtroppo, sconosciuto ai molti, anche residenti nel comune. La forma semicircolare del costone, è da sempre stato visto come “possibilità per la realizzazione di parcheggio per le esigenze del centro storico”. Le attuali ingegnerie tecniche possono progettare una risoluzione pensile a vari livelli, questo richiede un progetto unico. In questi anni abbiamo assistito ad interventi a macchia di Leopardo dove i costi sono stati sicuri e le risoluzione una pezza. Dopo la nevicata del 2012 a lato del Cimitero sono stati realizzati alcuni parcheggi, ed altri 4 posti auto all’inizio di via Giacci a ridosso delle elezioni comunali del 2014. Nella stesso anno, sempre in via Giacci sotto piazzale Zanardelli, è stato “rubato il marciapiedi con panchine” per far posto ad altri 15/20 posti auto. Con assegnazione 2014 (ma eseguito in più di otto mesi nel 2015 ed ancora da aprire) l’inizio di via Giacci (lato Dx a salire) dove sono stati realizzati all’incirca altri 15 posti auto, costo dell’operazione 263.133,81 € (fatte salve varianti). Valutando una quarantina di posti siamo oltre i 6500,00 € posti-auto, ritorno economico per la società, irrisorio. Con i nuovi lavori sono stati realizzati (senza nessuna continuità) marciapiedi minimi (richiesti 90 cm per passaggio disabili) dove fare attenzione ad andar dritti o si esce fuori.
A questo punto vorrei pormi una domanda: R.P. è ancora un paese ad orientamento turistico o abbiamo definitivamente optato per paese satellite dormitorio? Le strutture turistiche non sono incentivate, trovano ampio spazio le case di riposo per gli anziani.
Lo sviluppo per la vendita turistica del nostro panorama (risorsa che ci ha dato madre natura) è pari allo zero; la risoluzione dei parcheggi è tampone; i costi per le casse della società (dovunque vengano i soldi sono delle nostre tasse) valutateli voi.
Anche nelle “feste estive” (ristorazione a parte), sono assenti spazi dedicati ai giovani (questi li mandiamo a Frascati), incontri sociali, spettacoli di intrattenimento diurni, in questo le associazioni organizzatrici vedono solo costi e poco ricavo, forse con queste iniziative tornerebbero in strada i cittadini.
Mi capita spesso di discutere con amici e conoscenti di questi argomenti, ed il termine ultimo risuona sempre con lo stesso timbro: Rocca Priora è un paese morto. La mia è una contraddizione netta: Rocca Priora è un paese come tutti gli altri Castelli, purtroppo è abitato da persone morte, gli amministratori votati dagli stessi.
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