ROCCA PRIORA: CONVEGNO DEDICATO ALLE DONNE NELLE ISTITUZIONI
Assolata nel pomeriggio di ieri, 25 giugno, la terrazza del Museo Benedetto Robazza a Rocca Priora: assolata e affollata dalla presenza di un pubblico interessato al Convegno dedicato alle Donne nelle Istituzioni, con la partecipazione delle figure chiave dell’Amministrazione cittadina, la Sindaca Anna Gentili e la Vicesindaca Carmen Zorani e con ospiti d’eccellenza: la Senatrice Loredana De Petris, la Consigliera del Comune di Roma Simona Ficcardi, l’Avvocata Andrea Catizone, autrice del libro “Le Sindache d’Italia”, Giulia Zaratti Consulente delle Nazioni Unite per l’inclusione finanziaria femminile.
La Costituzione, soprattutto l’articolo 3, come faro che fa luce sull’uguaglianza e sull’impegno della Repubblica a eliminare ostacoli che ne impediscano la piena realizzazione. Un articolo costituzionale “in divenire” che amplia la potenzialità dell’impegno sempre più mirato a includere e rendere paritaria anche la presenza rosa, puntando sulle pari opportunità.
E proprio dalla figura femminile, protagonista nella cosa pubblica, a capo di un’Amministrazione comunale – Anna Gentili è un esempio da toccare con mano a Rocca Priora – parte l’interessante dibattito che vede la donna e il suo impegno come attenta controparte in un universo dalle dimensioni variabili: dalla famiglia al posto di lavoro, dalla partecipazione alle attività amministrative alle alte cariche politiche, giuridiche, istituzionali.
Una famiglia questa comunità, lascia sottintendere la Gentili e conferma la Zorani, dove si tocca con mano la vita di tutti i giorni, in modo capillare – e nel periodo di emergenza pandemica – si condividono sforzi, speranze, dolori; si cercano soluzioni alle problematiche scolastiche in tempo di DaD, si vive il sociale con una sensibilità che avvicina e aiuta.
Incisivi gli interventi delle altre ospiti partecipanti che hanno toccato storia, politica, istituzioni, cambiamenti, osservazioni, propositi.
Un mettere fine all’ingiustizia del mancato riconoscimento dell’impegno delle donne nella Resistenza: poche figure dell’altra metà del cielo hanno potuto essere Madri dell’Assemblea Costituente.
Tra queste mi piace ricordare Teresa Mattei, la più giovane costituzionalista, colei che, proprio nel citato articolo 3 riuscì a far inserire due paroline – di fatto – che costituirono le fondamenta del lungo lavoro per edificare la parità, ricordando che è compito della Repubblica la rimozione di ogni ostacolo che possa limitare di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini e la loro partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Un Paese nel quale non bisogna mai abbassare la guardia, ricordando oltre le combattenti della Resistenza, le donne che negli anni ’70 nel secolo scorso hanno lottato per liberare la società dal retaggio patriarcale – ridondante di pregiudizi e stereotipi che vedevano la donna come figura sottomessa -. Vivere in una società come quella di oggi, pur con tutte le problematiche che riscontriamo ogni giorno, è un dono d’amore del loro impegno.
Donne, figlie, nipoti e uomini illuminati che credono nella libertà, nell’uguaglianza e nella giustizia, onore al merito!
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