ROCCA DI PAPA: TUTTI PUNTUALI ALL’APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA DIALETTALE
di Lina Furfaro
In una sala contenuta ma dalla vista splendida, la decima Rassegna di poesia dialettale ideata da Rita Gatta, si è tenuta il 20 settembre nello storico edificio del Museo geofisico di Rocca di Papa. La città castellana apre ancora una volta le attività socio-culturali con lo spirito di ripresa nel ricordo di chi non c’è più, tra questi il sindaco e il suo delegato colpiti dalla tragedia del 10 giugno scorso.
A loro principalmente Rita Gatta curatrice e organizzatrice dell’iniziativa ha dedicato la serata.
La passione e l’entusiasmo come il primo anno hanno raccolto il gruppo in comunità, hanno saputo fare dell’evento un momento di crescita e confronto costruendo speranza e riflessione. Protagonisti come sempre loro, i dialetti: rocchegiano, velletrano, albanense, sublacense, monticiano, roccapriorese, genzanese, colonnese, calabrese, siciliano, napoletano. Un nutrito numero di poeti e lettori si sono alternati, creando ciascuno, con un idioma particolare e la propria voce, ora un quadretto dai colori vivaci, ora un’immagine tenue, ridestando sapori antichi, in ogni caso scavando ed esplorando l’animo umano e suscitando sentimenti, non ultimo umorismo. Tutto intermezzato e reso ancora più amabile dalle canzoni e note musicali di Assy Serafini e Paolo Valbonesi.
Ritenuta ormai di grande significato e valenza culturale, la manifestazione ha visto partecipe l’Amministrazione comunale con il patrocinio gratuito e rappresentata dalla vicesindaco Veronica Cimino, intervenuta, e gli assessori Lorena Gatta e Lorenzo Romei. Un supporto particolare è stato dato dalla dottoressa Annalisa Gentilini anch’essa presente in sala e dall’accoglienza della direttrice del Museo, Giuliana Daddezio.
Ogni poeta ha ricevuto un attestato di partecipazione che riporta l’immagine dell’antico Corso di Rocca di Papa – Via della Cava – a rappresentare la tenacia dei suoi abitanti. Autore del dipinto è il barone Dupin Dudevant, anno 1855.
La stessa immagine correda la copertina della raccolta di poesie declamate, un piccolo opuscolo che la poetessa Rita Gatta ha curato e donato a ogni poeta e sul quale ella scrive tra l’altro: “Cogliamo l’occasione del nostro decennale per ricordare tutti coloro che negli anni precedenti ci hanno fatto emozionare e sorridere con i loro dialetti…”.
Una serata che ha fatto vivere emozioni scaturite da versi e prosa in una girandola di connotazioni spiccatamente popolari, accomunate da trasporto e profonda condivisione.
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