Rocca di Papa. Migranti a “Mondo Migliore”: saranno trasferiti presto
Il Sindaco Crestini: “ A lavoro per garantire sicurezza per la cittadinanza”
Questa sera, a Rocca di Papa giungeranno da Messina un centinaio di migranti provenienti dall’imbarcazione Diciotti, al centro della contesa politica delle ultime settimane. Dopo essere stati sottoposti alle consuete procedure di identificazione e controlli sanitari, queste persone verranno ospitate nel Centro di Accoglienza “Mondo Migliore” (centro autorizzato dalla Prefettura), qui a Rocca di Papa, così come concordato fra la Comunità Episcopale Italiana (CEI) e il Ministero degli Interni, col supporto operativo della Caritas.
“La decisione di trasferire temporaneamente a Rocca di Papa i migranti della Diciotti è venuta dall’alto – dichiara il sindaco, Emanuele Crestini – Come rappresentante delle istituzioni non posso che rispettare le disposizioni ministeriali, rimanendo a stretto contatto con la Prefettura e la cooperativa che gestisce la struttura, in modo tale da eliminare possibili disagi per la cittadinanza. In qualità di sindaco, sto lavorando per garantire l’equilibrio fra l’accoglienza dei rifugiati e le esigenze di sicurezza dei cittadini di Rocca di Papa.”
“Comprendo la preoccupazione di alcuni cittadini, ma desidero rassicurarli su questo. Come dichiarato dalla Caritas, queste persone rimarranno nel centro al massimo per due settimane, il tempo necessario per organizzarne la redistribuzione nelle molte diocesi italiane che in queste ore si sono dichiarate disponibili ad ospitarli.”
“Le manifestazioni contrarie, anche se comprensibili, in un momento delicato come questo non fanno altro che rendere più complessa la gestione della situazione. Purtroppo, alcuni stanno tentando di strumentalizzare il momento di attenzione mediatica per scopi politici ed elettorali. Per questo, desidero fare mie le recenti dichiarazioni di Don Ivan Maffeis (portavoce della CEI), che ricorda: “Non si può far politica sulla pelle dei poveri”. Spero che i rappresentanti delle forze politiche, anche locali, concordino con queste parole e collaborino ad una serena gestione della vicenda.”
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