Rocca di Papa – Castagno e innovazione, il quinto convegno de L’Alveare
Sabato 7 novembre, dalle 9 alle 13:30, si terrà a Rocca di Papa, presso il Centro Internazionale di Spiritualità Sacro Cuore di Gesù in via Campi d’Annibale 137, un convegno dal titolo: “ Innovare la Castanicoltura. Per l’uomo, l’ambiente e per l’economia – Innovazione dei processi, dei prodotti e dei consumi nella programmazione 2014 – 2020”. E’ il quinto appuntamento annuale dell’associazione “L’Alveare – Amici del Castagno di Rocca di Papa”, organizzato come sempre in collaborazione con l’Università della Tuscia e, stavolta, anche con la XI Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e il Comune di Rocca di Papa. Quest’anno il convegno intende informare sugli attuali orientamenti, doveri e limiti operativi derivanti dalla nuova PAC (Programmazione Agricola Comunitaria). Questa infatti, vincolando anche i finanziamenti che rende disponibili, obbliga a perseguire entro il 2020 un miglioramento sostanziale delle attività ”agricole”, ma anche forestali, sia dal punto di vista tecnico che economico e ambientale.
Oggi tutto il percorso (filiera), dalla produzione al consumo dei prodotti, va considerato in modo molto più responsabile del passato. Per ottenere la maggior parte dei finanziamenti, si è ora vincolati a lavorare non più privatamente, ma costituendo per ogni tematica appositi Gruppi di Lavoro (il cui operato va reso disponibile in internet) e ciò rende indispensabile attuare quella collaborazione reale che L’Alveare (come vari altri Enti e Istituzioni) hanno perseguito da anni. Occorre cioè, molto più che in passato, che i vari operatori (privati e pubblici) si accordino per scambiarsi informazioni, progettare insieme e attivarsi.
Come sempre il “panel” dei relatori è di assoluto rilievo: tutti, nel loro campo, fra i maggiori esperti italiani. A coordinare gli interventi ha pensato il Prof. Francesco Carbone, del DIBAF (Dipartimento per l’innovazione dei sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell’Università della Tuscia) mentre i lavori saranno moderati da un altro accademico molto noto, il prof. Sanzio Baldini, esperto di utilizzazione forestale e, fra l’altro, Presidente dell’U.N.I.F. (Unione Nazionale degli Istituti di Ricerche Forestali).
Si parlerà della pianificazione forestale nel comprensorio dei Castelli Romani, dei piani di assestamento forestale (PAF, lo strumento essenziale di cui si è dotato recentemente il Comune di Rocca di Papa), delle novità e dei requisiti per l’uso strutturale del legno di castagno, dei Gruppi Operativi (la forma associativa ormai indispensabile per operare proficuamente in questo settore), del tavolo ministeriale sulla filiera del legno e delle esperienze di “networking” nazionali e europee in ambito castanicolo.
A tirare le fila di tutto il discorso sarà, come è ormai tradizione, il Presidente dell’associazione “L’Alveare, Claudio Botti, sempre più motivato nell’azione di salvaguardia e di promozione del castagno dei Colli Albani. La sconfitta ormai certificata del Cinipide Galligeno del Castagno — che nella nostra zona è dovuta soprattutto all’impegno concreto dell’Alveare — e il ritorno in salute dei nostri alberi sono infatti una bella soddisfazione per l’associazione roccheggiana, ma anche un incoraggiamento potente a intensificare la sua attività.
Michela Emili
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