Rocca di Papa: Cantata di Natale nel Santuario della Madonna del Tufo
Suggestivo il Santuario della Madonna del Tufo, nel quale ai piedi dell’altare il 21 dicembre musici, cantori e suonatori della Compagnia La Paranza, creata da Nando Citarella hanno presentato e messo in scena la Cantata di Natale, conducendo il numeroso pubblico presente nel mondo delle tradizioni musicali popolari d’Italia: da una Pastorale del Pollino e una del Frusinate, attori e musici hanno interpretato brani natalizi rievocando antiche devozioni tramandate nel tempo, fatte di ritmi e suoni mescolati alle voci con tanta creativa semplicità.
Con il Patrocinio comunale e la presenza delle Autorità cittadine, la serata ha visto l’ospitalità dei PP. Trinitari, Padre Leon e Padre Piotr, sempre aperti e disponibili alle iniziative della nostra Comunità.
Le voci recitanti di Gabriella Aiello, Annalisa Amodio, Natale Russo, si sono unite ai suoni del violino di Carlo Olaf Cossu, della zampogna e dell’organetto di Mauro Bassano, della chitarra battente di Philippe Mugnaud e della chitarra di Salvatore Rotunno, del contrabbasso di Stefano Cippitelli: un prezioso amalgama, con la sapiente regia di Nando Citarella alle percussioni e alla chitarra, unite ai canti del sestetto Equivox… una melodia levata verso il cielo, antichi inni di preghiera e di fede.
Brani di un passato fatto di profonda devozione che rievoca nella semplicità del canto popolare siciliano e napoletano del 1700 un’intima religiosità con sentimenti espressi nei dialetti locali di un tempo.
Pasolini, Trilussa e il Belli rievocano il primo, con “Da Nazareth a Betlemme”, la figura dei genitori di Gesù; riporta alla tragicità del presente Natale de guerra del Salustri e ironizza il Belli con Ustacchio nella celebre La Vigija de Natale sull’ingordigia e l’opulenza degli alti prelati, alla faccia del popolino che stringe la cinghia.
Altra opera seicentesca Fiorà, la processione, legata alla preveggenza della nascita e morte di Cristo: si usava in molti paesi dell’area vesuviana; commoventi e coinvolgenti le ninne nanne: Ninna Nanna de la notti di Natale, Quanno Nascette Ninno di S Alfonso de’ Liguori: si sposano con intensa corrispondenza ai timbri, ritmi, corde pizzicate, al suono antico della zampogna.
Numeroso il pubblico che ha applaudito con entusiasmo, visibilmente emozionato da quei suoni antichi e dalle preghiere dei secoli scorsi, raccolte e riproposte nel corso della serata, ma anche dalle luci sull’altare che nella loro cromaticità hanno suscitato nell’anima di tutti, un forte senso di commozione e nostalgica rievocazione.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento