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La comunicazione tra scienza e ricerca della felicità.
Si salvi chi può è il libro che il corrispondente in Italia del Servizio Stampa del Consiglio d’Europa, Roberto Tumbarello, dà alle stampe nel 2013 (Edizioni Radici) per compiere un viaggio metaforico nel mondo della comunicazione, nel tempo. Tra cronache, storia e narrazioni personali, l’ex direttore de Il Giornale di Napoli, focalizza l’attenzione sull’importanza delle parole:

«Comunicare è un’arte, ma anche un’esigenza di vita di cui chiunque dovrebbe avere qualche nozione» e realizza questo testo che fa convergere l’analisi scientifica e il racconto biografico. Tumbarello fu il primo giornalista occidentale ad intervistare Yasser Arafat; riuscì a parlare con Charlie Chaplin poche settimane prima della sua morte. In questo libro, una lunga carrellata di incontri e una rilettura socio-comunicativa di figure come quella di Umberto di Savoia o dello scienziato Ettore Majorana spiegano come la formulazione delle frasi possa determinare i destini umani.