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Roberta Ricci, Podistica Solidarietà: Lo sport mi ha insegnato a non mollare mai

Agosto 02
11:12 2024

A volte ci sono situazioni dure da accettare, elaborare, metabolizzare, e dipende da noi come uscirne fuori con forza, coraggio, determinazione, lo sport potrebbe essere uno strumento di sfida e di distrazione per trasformarci in persone resilienti che non vogliono mollare fin da subito e crederci fino in fondo.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Roberta (Podistica Solidarietà) attraverso risposte ad alcune mie domande.

Quando ti sei sentita campionessa nello sport? La gara della tua vita? La mia seconda maratona. A causa di un tumore osseo maligno ho subito un grosso intervento al perone. Quando ho rimesso le scarpe da running dopo 8 mesi di stampelle, dopo che l’oncologo mi disse che non avrei corso più e io gli promisi una medaglia di una maratona che poi gli portai 2 anni dopo nel 2017, maratona di Roma chiusa in 4h e 5 minuti.

Qual è stato il tuo percorso nello sport? Ho iniziato da ragazza al liceo con i giochi della gioventù, la mia specialità erano gli ostacoli sui 100. A 14 anni inizio a fare atletica, ho sempre fatto sport fa parte del mio modo di essere.

Come sei cambiata attraverso lo sport? Lo sport mi ha insegnato a non mollare mai , ad interagire con gli amici e una sana competizione.

Un’esperienza che ti da la convinzione di potercela fare? Ogni volta che sono tornata a correre dopo innumerevoli problemi di salute.

Roberta sembra essere nata per superare ostacoli e rimodulare piani e programmi senza scoraggiarsi e senza evitare qualsiasi esperienza.

Nella pratica del tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A seguito del mio complesso intervento alla gamba (condrosarcoma) mi faccio male spesso.

Cosa e chi ti ostacola nella pratica dello sport? Sicuramente la mancanza di tempo quando lavoro oppure la stanchezza.

Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Ritengo sempre utile lo psicologo. Ho fatto un lungo percorso di psicoterapia nella mia vita. Sicuramente può aiutare negli obiettivi, ma in generale per affrontare ostacoli e limiti che ci poniamo da soli. Nello sport può aiutare a tirar fuori quella grinta necessaria oppure ad accettare i propri limiti.

Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni, COVID? Di infortuni purtroppo ne ho avuti tantissimi, ogni volta ricomincio da capo… ogni volta sostenuta e incoraggiata dal mio gruppo e dal mio coach. Con un grosso lavoro su me stessa, con il rievocare la gioia di quando corro, e con la consapevolezza che poter correre è un immenso dono.

E’ importante lavorare su diversi aspetti sia nello sport che nel ciclo della vita che comporta l’ambizione di ottenere risultati, successi, raggiungere mete e obiettivi sfidanti ma non irraggiungibile e sia lavorare per situazioni disturbanti, difficili, traumatiche attraverso incontri o un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta che possa aiutare alla persona a individuare le risorse occorrenti e necessarie per prendere in mano le redini della propria vita, accettando, affrontando, gestendo, superando situazioni e imprevisti e avversità.

Nello sport chi e cosa hanno contribuito al tuo benessere o performance? Il mio primo insegnante, i miei genitori che mi hanno spinta al piacere di fare uno sport bellissimo. Sicuramente il mio coach e la mia squadra.

Cosa pensano familiari, amici, colleghi della tua attività sportiva? Dipende …. sono sempre in ansia perché sono magra (ma lo sono sempre stata). Gli amici orgogliosi. Generalmente noto una sorta di “gelosia”: ti distruggi, ti consumi, ma chi te lo fa fare, adesso starai ferma.

Un episodio curioso, divertente, triste, bizzarro della tua attività sportiva? La gioia immensa quando faccio la race for the cure e vado a premio tra le prime 10 donne operate al seno (e si anche questa!).

Cosa hai scoperto di te stessa praticando sport? Che non esistono ostacoli alla passione, nonostante la mia vita sia complicata io so di avere risorse immense. Che non mi arrendo, provo, riprovo e ci metto tutta me stessa.

Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Grande determinazione, tenuta di testa, amore per lo sport.

Cosa ti fa continuare a fare sport? La gioia di appartenere ad un gruppo , il piacere di sentire il mio corpo rispondere. Gioia pura nel cuore.

A volte lo sport aiuta a rinascere, a ripartire, a ritrovare un senso nella propria vita, accettando sfide da perseguire con impegno e fatica, senza mollare ma avendo grande fiducia in sé.

La tua situazione sportiva più difficile? Per me lo sport è gioia.

Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? Lo sport è una metafora di vita, a ogni difficoltà o impedimento trovare quella forza dentro di se per rialzarsi, con sacrificio si possono ottenere dei risultati molto soddisfacenti! È aggregante e fa bene a mente e corpo.

Lo sport come stile di vita, aiuta a crescere, ad avere più coscienza delle proprie forze e dei propri limiti… è condivisione, sana sfida!.

 Lo sport aiuta a conoscersi meglio, a mettersi in moto, a impegnarsi con costanza senza mollare, una grande palestra di vita.

Ti ispiri a qualcuno? A tutti gli atleti che conosco, professionisti e non, che con sacrificio portano risultati.

Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? Certo i limiti sono nella nostra testa, anche su quello bisogna lavorarci e accettare quelli reali.

Quali sono i tuoi pensieri in allenamento e in gara? Mi dico: dai Roby ce la puoi fare!

Bisogna impegnarsi sempre con costanza, crederci sempre fino alla fine, cadere e rialzarsi più volte senza stancarsi.

Quali sensazioni sperimenti facendo sport (allenamento, pre-gara, gara, post gara? Emozione a volte anche ansia, ma appena parte la gara ci sono io e basta e a quel punto sono solo bellissime sensazioni. Alla fine orgogliosa di essere riuscita a portarla a termine.

Una parola o una frase che ti aiuta nei momenti difficili? Forza Roby non mollare, hai passato molto di peggio pensa a divertirti.

Prossimi obiettivi? Prossimo obiettivo ritentare gli ostacoli in pista e comunque continuare a correre. Una maratona, forse la mia ultima (non posso permettermi lunghi), New York.

Un messaggio alle donne del mondo? Siamo “generatrici “, ogni donna sa i suoi potenziali, esiste una forza atavica universale che può dare spinta per ogni settore della vita, credeteci!

Come ti vedi tra qualche anno? Come sono esattamente così!

 Matteo SIMONE

380-4337230 – 21163@tiscali.it

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+simone+matteo.html

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